Verso il 3 dicembre

Disabilità, in Comune arriva il “Disability Manager”. Ma non si placa la polemica in regione dopo la protesta di ieri

Cristina Bellingeri è il "saggio" che lavorerà a progetti e iniziative. Nel frattempo Sinistra Italiana Liguria ricordai tagli della giunta Toti sul comparto

Sedi istituzionali e palazzi del governo
Foto d'archivio

Genova. La Giunta comunale, su proposta dell’Assessore alle politiche educative e dell’istruzione, alle politiche sociosanitarie e alla casa Francesca Fassio, ha deliberato questa mattina l’istituzione della figura del Disability Manager, figura di garanzia, coordinamento e promozione di iniziative innovative in tema di disabilità.

Ad assumere questo incarico, a titolo completamente gratuito, sarà l’architetto Cristina Bellingeri, uno dei “saggi” nominati dall’assessore Fassio nello scorso settembre, nata nel 1961 ed ex assessore al sociale e scuola del Comune di Savona.

L’istituzione di questa nuova figura, che avrà l’obiettivo di realizzare una piena inclusione delle persone disabili in ogni ambito della vita cittadina (salute, istruzione, lavoro, vita quotidiana, sport, tempo libero, socializzazione e integrazione sociale), assume particolare significato in vista della celebrazione, domenica 3 dicembre, della Giornata Mondiale del Disabile: «Un appuntamento importante – conferma l’assessore Fassio – per il quale Genova si è voluta dimostrare pronta a mettersi al lavoro per raccogliere le istanze dei cittadini disabili e delle loro famiglie. Vogliamo mettere in atto ogni azione volta a favorire progetti e iniziative innovative, proponendo soluzioni che sostengano l’autonomia e la piena accessibilità della persona con disabilità, in ogni aspetto della vita quotidiana».

Nel frattempo, però, non si ferma la levata di scudi contro il nuovo piano Socio-Sanitario Ligure triennale, in discussione in questi giorni in Consiglio regionale. Dopo le proteste di ieri portate da famiglie e operatori, arriva l’attacco di Sinistra Italiana Liguria: “La Sanità ligure è in maniera sempre più evidente terreno di posizionamento politico, a discapito del servizio: sono solo 210 i milioni destinati al comparto, su 3 miliardi di spesa per la sanità. Una quota decisamente insufficiente – si legge in una nota stampa, che continua – Sinistra Italiana Liguria è solidale con la protesta, e rilancia la necessità di una cambio di rotta deciso che metta in sicurezza il comparto pubblico, che deve avere un solo fine, quello della salute e della buona qualità della vita di tutti, nessuno escluso”. Martedì il documento torna in aula, per la votazione definitiva.

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