Rimborsi o no?

Tari, M5S chiede verifica su presunto errore: “I genovesi hanno pagato di più”, Tursi esclude: “Calcoli esatti”

L'assessore comunale al Bilancio Pietro Piciocchi spiega perché la questione sollevata da un deputato grillino non regge

tari 2015

Genova. Secondo il MoVimento 5 Stelle alcuni cittadini di Genova, a causa di un presunto errore nel calcolo della Tari da parte del Comune, avrebbero pagato negli anni fino al doppio del dovuto per la tassa sui rifiuti. Per questo i pentastellati presenteranno a Tursi un ordine del giorno, al consiglio comunale di martedì prossimo, per chiedere alla giunta Bucci di fare luce sulla questione. “Quell’analisi è tutta sbagliata”, taglia corto l’assessore al Bilancio del Comune Pietro Piciocchi, ma andiamo con ordine.

L’ordine del giorno, martedì prossimo o nelle prossime riunioni, arriva dopo una risposta a un question time del deputato M5S Giuseppe L’Abbate in commissione Finanze alla Camera, da parte del sottosegretario all’economia Pier Carlo Baretta. Una questione non nuova – se ne parla da un paio di anni almeno – ma che non era mai stata completamente sviscerata.

Secondo gli M5S ci sarebbe un presunto errore nel computo della quota variabile del tributo (legata al nucleo familiare, a differenza di quella fissa che dipende dei metri quadrati dell’abitazione) per quanto riguarda le cosiddette pertinenze, come cantine e garage, che avrebbero fatto crescere a dismisura la bolletta. La quota variabile andrebbe calcolata una sola volta sull’insieme di casa e pertinenze immobiliari mentre i Comuni incappati nell’errore l’avrebbero applicata tante volte quante sono le pertinenze dell’abitazione. Tra i Comuni coinvolti ci sarebbe appunto anche Genova.

“Se l’errore sarà riscontrato – chiede il capogruppo Luca Pirondiniil Comune avvii subito un percorso per i rimborsi tutta la cittadinanza”. Per la consigliera regionale Alice Salvatore, “si è aperto un vaso di Pandora: oltre al Comune di Genova è possibile che tanti altri Comuni in tutta la Liguria possano essere incappati in questo macroscopico errore e chiederemo come Movimento 5 Stelle una verifica in tutte le realtà territoriali in cui siamo presenti”.

Ma se qualcuno spera che possano tornargli dei soldi indietro, probabilmente, dovrà ridimensionare le proprie aspettative. “Sono molto sereno, il Comune di Genova è perfettamente in regola con il calcolo della Tari e sono pronto a giocarmi la questione in giudizio – dice all’agenzia Dire l’assessore al Bilancio Pietro Piciocchi – Non sono d’accordo né su quanto è stato detto dal Movimento 5 Stelle né sull’interpretazione delle norme data dal ministero, intanto perché la risposta arrivata al parlamentare non ha valore in termini di diritto, inoltre siamo regolari nella considerazione di cantine e garage”. Le prime vengono considerate pertinenze ma senza la moltiplicazione della quota variabile, i secondi non vengono considerati utenze domestiche e quindi non sono pertinenze”. Secondo l’assessore, i calcoli dei pentastellati sarebbero sbagliati anche per le realtà in cui la tariffa non fosse in regola: “Benché sia difficile fare stime precise- sostiene- di certo chi ha pagato di più non ha pagato il doppio ma verosimilmente un 20% in eccesso”.

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