Genova. “Domani sarò a Roma perché me lo hanno chiesto in tanti e ribadirò con una voce sola che è la vostra che Genova significa accordo di programma”. Lo ha detto il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro al termine dell’incontro che una delegazione di lavoratori dell’Ilva ha avuto con il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, con gli assessori Edoardo Rixi e Gianni Berrino e con il sindaco di Genova Marco Bucci.
“Toti ci ha riferito del colloquio con Calenda – ha spiegato Manganaro . che prevede un tavolo di tutte le istituzioni probabilmente il 16 novembre e che dopo quel tavolo ne seguiranno delle singole situazioni, dei singoli territori. Noi abbiamo ribadito che Genova ha un’altra storia e che ci attendiamo un tavolo con tutte le istituzioni firmatarie dell’accordo di programma e anche con Mittal”.
In attesa di “verificare cosa succede tra oggi e domani”intanto i lavoratori hanno deciso di proseguire lo sciopero a oltranza e l’occupazione della fabbrica. I lavoratori stanno ora tornando in corteo verso Cornigliano.
Il corteo
“L’accordo di programma non si tocca!”, “Senza paura, lotta dura”, “Se Ilva non ci sta, ci prendiamo la città, siamo Ilva Genova”. I lavoratori dell’acciaieria di Cornigliano – circa 400 persone – hanno marciato in corteo dalle 8e30 di mattina, dallo stabilimento al centro città, fino alla sede della Regione Liguria.
Hanno scandito slogan di protesta senza mai interrompersi. In apertura del corteo lo striscione “Pacta servanda sunt”, relativo alla richiesta del mantenimento dei livelli occupazionali garantiti dall’accordo di programma siglato nel 2005 con la chiusura dell’altoforno.
Una ventina di delegati sindacali sono poi saliti in Regione a parlare con il presidente Giovanni Toti poco prima della sua partenza, insieme al sindaco di Genova Marco Bucci e del presidente dell’Autorità Portuale Paolo Signorini per Roma.
Nella capitale, alle 17, le istituzioni locali firmatarie dell’accordo di programma incontreranno il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda in una prima riunione interlocutoria sulla situazione dello stabilimento di Cornigliano.
Toti ha rassicurato i lavoratori: ci sarà presto un tavolo ministeriale sull’accordo di programma anche con i sindacati.
A sostegno del lavoratori Ilva, in corteo questa mattina, sono arrivate delegazioni di lavoratori portuali, vigili del fuoco, di Ansaldo Energia, Fincantieri, Leonardo, lavoratori portuali, dei trasporti e anche di Carige. Lungo il percorso, in via Buozzi, il corteo ha ricevuto la solidarietà della Comunità di San Benedetto al porto con lo striscione “Solidali con gli operai dell’Ilva”.
L’esposto. Ilva ieri ha presentato un esposto alla stazione dei carabinieri di Cornigliano – contro l’occupazione dello stabilimento da parte della Rsu Fiom. L’azione di lotta avrebbe causato danni all’azienda e ai lavoratori, secondo Ilva. Nell’esposto si fa riferimento al fatto che la protesta ha determinato lo stop di tutta la produzione e che ci sono stati picchetti. “Nessuno ha impedito, a chi voleva farlo, di entrare” replica il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro. Per quanto riguarda lo stop alla produzione: “E’ normale in caso di sciopero che gli impianti si fermino – spiega – perché quello che fanno 100 lavoratori non possono farlo in 10 e gli impianti vanno messi in sicurezza”.
Nonostante l’esposto di ieri i lavoratori questa mattina hanno fatto uscire anche due mezzi, un muletto e una ralla.