Genova. Dopo Malacalza e Volpi, anche Spinelli, Coop Liguria e altri “grandi soci” di Carige hanno assicurato il loro impegno a sottoscrivere le proprie quote per una percentuale del 28% dell’aumento di capitale: 140 milioni saranno quindi coperti. Non solo: Malacalza e Volpi, insieme, avrebbero affermato di voler portare la quota garantita a oltre il 40%.
Dopo il pressing del ministro Calenda, delle istituzioni e della società civile affinché chi potesse decidere delle sorti di Carige facesse il passo giusto, oltre agli azionisti di spessore, hanno ceduto anche le banche – Deutsche Bank, Braclays e Credit Suisse – che compongono il consorzio di garanzia. Gli istituti di credito, in sostanza, dovrebbero entrare in gioco nel caso il posizionamento delle azioni per il rafforzamento non dovesse andare a buon fine.
Lunedì si attende il via libera della Consob al prospetto informativo dell’aumento di capitale, mentre l’aumento stesso potrebbe scattare già la prossima settimana. Da oltre 500 milioni, sarebbe il terzo in quattro anni per Carige.