Dopo 20 anni

Carige, corteo davanti alla banca: “Giù le mani dai lavoratori”. Arrivato il via libera della Consob all’aumento di capitale fotogallery

Lavoratori davanti alla sede centrale: fischi all'arrivo dell'Ad Fiorentino sono partiti fischi e applausi polemici

Genova. Le parole crociate compongono la scritta “sciopero Carige dopo 20 anni oggi” e poi i cartelloni con frasi come “non possiamo pagare tutti per la gestione di pochi, giù le mani dai dipendenti Carige”.

Sono tanti i lavoratori che stamani hanno aderito allo sciopero, indetto solo dalla Fisac Cgil, a Genova e che poi hanno dato vita a un corteo per le vie del centro fino all’arrivo in piazza De Ferrari davanti alla sede centrale. All’arrivo dell’Ad Fiorentino sono partiti fischi e applausi polemici.

Il sindacato, in un volantino, spiega il perché dello stato di agitazione a cui hanno aderito anche delegazioni dalla Toscana, dall’Emilia, oltre alle province della Liguria.

“Il gruppo è in crisi dal 2013 e da quel momento ci siamo sempre seduti responsabilmente a contrattare, accordi che per quanto buoni comportavano sacrifici per i lavoratori”. Per la Cgil, quindi, i “responsabili” sono coloro che hanno “promosso il processo che ci ha portato fino a questi punti”.

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“Noi non ci siamo mai sottratti, né ci sottrarremo al negoziato, ma a questo punto c’è bisogno che chi fino a oggi ha tenuto in piedi il rapporto con i clienti e sopportato pressione da capi e capetti faccia sentire la porovpia voce”.

I lavoratori si sono raccolti in largo Pertini a Genova e hanno poi organizzato un corteo per le vie del centro fino alla sede centrale in piazza De Ferrari. Solidarietà anche dalle altre categorie dei lavoratori, tra cui delegazioni della Fiom e del commercio, ferrovieri e Ericsson.

Questo pomeriggio avrebbe dovuto tenersi un incontro tra l’ad Fiorentino e i lavoratori che è però saltato visto che Fiorentino avrebbe delegato un suo funzionario a ricevere i dipendenti “comportamento talmente inqualificabile da non meritare nemmeno di essere commentato” scrive in una nota la Cgil.

“Quello che deve essere chiaro all’Amministratore delegato e a tutti i vertici Carige è che questo Piano industriale non è sostenibile per lavoratori che nel tempo hanno già contribuito in modo più che responsabile alla sopravvivenza della banca e alla sua reputazione nei confronti della clientela – dice il sindacato – Negli ultimi anni, mentre si bruciavano due ricapitalizzazioni, sono stati siglati ben due accordi con i quali si è ridotto il personale e si è contenuto il costo del lavoro con grandi sacrifici per tutti i dipendenti”.

La Cgil rinnova la richiesta di un “incontro urgente con i massimi livelli aziendali per discuterne l’impatto occupazionale e per riaffermare la dignità dei lavoratori che quotidianamente spendono la loro professionalità per difendere e far funzionare la banca”.

“Come al solito le crisi le pagheranno sempre e soltanto i lavoratori, con processi di ristrutturazione in questo caso decisamente pesanti – dice Gianni Pastorino, consigliere regionale Rete a Sinistra -. Sono certo che la manifestazione di questa mattina sia stata giusta: i protagonisti della vicenda Carige non possono essere soltanto i manager, il mercato, i massmedia, ma deve essere anche, e soprattutto, chi ha lavorato con competenza e onestà all’interno dell’istituto. Carige deve rimanere un punto di riferimento per lo sviluppo del territorio genovese e ligure: i protagonisti di questo obiettivo non possono che essere i lavoratori”.

Intanto intorno alle 15 dalla Consob è arrivato il via libera all’aumento di capitale che potrà partire già domani, come spiega una nota della stessa Carige: “La Consob ha approvato il documento di registrazione, la nota Informativa e la nota di sintesi (congiuntamente, il “Prospetto Informativo”) relativi all’offerta in opzione e alla tranche riservata e all’ammissione alle negoziazioni sul mercato telematico azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. (“Borsa Italiana”) delle azioni ordinarie Banca Carige rivenienti dall’aumento di capitale”.

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