Trasparenza

Campagna elettorale, partecipate, agenda pubblica, Riparte il Futuro accusa Bucci: “Sindaco non ha mantenuto le promesse”

Nonostante le dichiarazioni registrate prima delle elezioni, l'associazione ha incontrato il capo di gabinetto del primo cittadino, ma senza esito: "C'è ancora tempo per rispettare gli impegni presi"

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Genova. A oltre 100 giorni dal suo insediamento, il sindaco Marco Bucci non ha mantenuto le promesse. L’accusa gli viene lanciata dai promotori del progetto “Sai chi voti”, una campagna a favore delle trasparenza nella pubblica amministrazione creata dall’associazione “Riparte il futuro”, a sua volta fondata nel 2013 con il supporto di Libera e Gruppo Abele.

“Riparte il futuro” aveva lanciato la campagna Sai Chi Voti assieme a 10 associazioni per chiedere ai candidati sindaco alle elezioni amministrative del 2017 di impegnarsi ad adottare misure di trasparenza per prevenire la corruzione. Due erano gli impegni richiesti ai candidati eletti: audizioni pubbliche per nominare i super manager delle partecipate e l’agenda trasparente degli incontri. Inoltre era stato chiesto di rendere noti i contributi ricevuti in campagna elettorale e di tenere aggiornata la propria scheda personale con cariche e curriculum.

Insieme ad altri, allora candidati, come Gianni Crivello o Luca Pirondini, Marco Bucci aveva detto: “ok, lo farò”. Per chi non avesse memoria, è tutto on line, qui o qui.

“Allo scadere dei 100 giorni previsti il sindaco di Marco Bucci non ha rispettato i suoi impegni” dicono dall’associazione.

“Subito dopo i ballottaggi abbiamo inviato 13 raccomandate, una a ciascuno dei sindaci eletti, per ricordare loro gli impegni presi in campagna elettorale – raccontano – in quattro ci hanno risposto prontamente e li abbiamo incontrati di persona. 
Il 4 ottobre c’è stato l’incontro con Marco Speciale, capo di Gabinetto del sindaco di Genova Marco Bucci. Belle parole, strette di mano, ma ancora nulla di fatto”.



“Ci risulta che Marco Bucci non abbia mantenuto l’impegno nei tempi concordati – afferma Federico Anghelé, genovese, responsabile relazioni istituzionali di Riparte il futuro – I 100 giorni sono scaduti ma questo non cancella le promesse fatte: tutti i sindaci che hanno promesso trasparenza devono rendere conto ai 32 mila firmatari della petizione che chiedeva loro un impegno concreto contro la corruzione. Non importa quanto tardivo sia il rispetto dei patti, ciò che conta è la sostanza: vogliamo vivere in città trasparenti e vaccinate contro la corruzione”.

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