Villa scassi

Sanità, nuovi reparti e strutture rinnovate, inaugurata la “sub intensiva” del centro Grandi Grandi Ustionati

Nella sua lunga attività, dal 1972, il centro grandi ustionati di Villa Scassi , a Genova, ha dovuto adeguarsi alle nuove emergenze

Genova. Dagli operai, che si provocavano ustioni lavorando negli altiforni di Italsider o negli stabilimenti Italimpianti, agli anziani che oggi si feriscono gravemente per un cattivo utilizzo di stufe e fornelli. Nella sua lunga attività, dal 1972, il centro grandi ustionati di Villa Scassi , a Genova, ha dovuto adeguarsi alle nuove emergenze. A spiegarlo il direttore della struttura, Giuseppe Perniciaro, che ricorda come siano cambiate le modalità terapeutiche di questo tipo di interventi.

Un polso della situazione molto preciso visto che, come un flusso di circa 200 pazienti l’anno, di cui il 30-40% in terapia intensiva, un terzo dei quali provenienti da altre regioni, il Centro Grandi Ustionati e Chirurgia Plastica di asl3, all’ospedale Villa Scassi di Genova, si conferma come una delle eccellenze a livello nazionale per la cura di queste patologie. Una struttura che, da alcuni mesi, è al centro di un importante intervento di ristrutturazione che ha concluso la sua prima fase.

Questo pomeriggio, alla presenza dell’assessore alla Salute della Regione Liguria, Sonia Viale, e del direttore generale della Asl3, Luigi Carlo Bottaro, e’ stato, infatti, inaugurato il nuovo reparto di terapia sub-intensiva e chirurgia Plastica che, dopo l’intervento, può ricoverare 14 pazienti, 8 dei quali per ustioni fino al 15% e 6 per chirurgia plastica, che sono ospitati in stanze completamente ristrutturate e dotate di apparecchiature per il monitoraggio e locali di medicazione . A completare il reparto una sala lavaggio, oltre agli studi medici.

“Questa struttura di eccellenza e’ un punto di riferimento per il Nord Italia – ha spiegato Viale – e S sono 13 i centri grandi ustionati in tutta Italia, che lavorano in rete e che sono un punto di riferimento non solo regionale. Il decreto Balduzzi prevede, infatti, che possa esserci un centro di questo tipo per un certo numero di abitanti, decisamente superiore a quello della Liguria. Per questo motivo abbiamo fatto un sopralluogo con il presidente della Commissione Sanità della Regione Lombardia per fare un accordo interregionale”.

Adesso iniziano i lavori per la seconda fase, che riguarda la terapia intensiva e che, entro l’estate del 2018 porterà a 4 nuovi posti letto per pazienti intensivi, una sala operatoria dedicata e una sala di balneoterapia, su una superficie di circa 1200 m2, il 140% in più rispetto alla struttura precedente. “Abbiamo fatto un accordo con gli altri centri ustioni italiani per gestire anche la fase di ristrutturazione della terapia intensiva – spiega il direttore, Giuseppe Perniciaro – visto che è buona norma che in questi casi gli altri centri mettano a disposizione posti letto per sopperire alle emergenze”.

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