La storia

“Il Re dell’Isola”, il cartone animato genovese è (di nuovo) virale

Uno struggente corto d'animazione che rivela un'inedita Genova fiabesca

Genova. Le belle storie, come le fiabe, non hanno tempo, e anzi, al tempo di internet, basta un post e tornano subito virali.

E’ il caso de “Il Re dell’Isola”, libro e cortometraggio di animazione tutto “made in Genova”, un successo di qualche anno fa che in questi giorni sta di nuovo facendo il giro delle bacheche Facebook, ripreso anche dalla pagina “Cornigliano la Rinascita” con migliaia di visualizzazioni e condivisioni.

E’ una storia struggente, che appena uscita si guadagnò premi internazionali (Viewfinders Canada, A-Tube 2010, I castelli Animati, Festival del Cinema di Salerno, Giffoni Film Festival e Anima Mundi Brasile, per citarne alcuni), scritta da Ivano Baldassarre e trasportata nel mondo animato dal regista Raimondo Della Calce, titolare della Artfive, studio genovese con sede in corso Buenos Aires, specializzato in animazione.

Il marchio della Superba, del resto, è un segno distintivo di tutta l’opera: dal nome del protagonista “Gioannin”, alle voci dei personaggi, tutti con intonazione (cocina) tipicamente genovese, oltre naturalmente, all’ambientazione. Il porto è un fil rouge tra passato e presente (le scene iniziali hanno come sfondo il Porto Antico, con la bolla di Renzo Piano, l’Acquario e i giochi di piazzale Mandraccio) e l’immaginario che accompagna ogni genovese fin dall’infanzia. Nel mezzo, gli ingredienti tipici della fiaba, con un tocco di malinconia struggente, anche quella, se vogliamo, un po’ genovese.

“Ognuno porta dentro di sé un’isola costruita sul sogno, sogno che ricuce gli strappi, ma da cui puoi non risvegliarti.. meglio toccare e stringere ciò che è vero, adesso” , conclude un Gioannin ormai anziano, regalandoci la morale della storia. Per scoprirla tutta e assaporare un’inedita Genova fiabesca non resta che guardare il (bellissimo) corto.

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