Genova. “Ci avevano detto che ieri sera ci sarebbe stata una riunione tra gli abitanti che sono contrari all’arrivo dei profughi così siamo andati perché volevamo spiegare che la Cgil, la Fiom e in generale gli operai genovesi sono invece per l’accoglienza”. Il coordinatore dell’rsu di Fincantieri Giulio Troccoli spiega così la presenza di ieri sera a Multedo di un gruppo di operai dell’Ilva e dell’Ansaldo nei pressi dell’ex asilo Contessa Govone.
La riunione degli abitanti non c’è stata ma la Fiom garantisce che tornerà: “Vogliamo capire perché questi abitanti si sono intestarditi su poche decine di persone, ma la risposta è semplice – dice Troccoli – a Multedo sono arrivati i mestatori di paure e noi non ci stiamo. Genova è città medaglia d’oro della resistenza, città antifascista e antirazzista e l’accoglienza non è solo un dovere, ma anche un valore”.
Questo pomeriggio alle 17 a Tursi si tenterà una nuova mediazione, auspicata anche dal sindaco Marco Bucci: “Speravo – ha detto ieri il sindaco – che la proposta della Curia fosse accettata, ora torneremo a negoziare esattamente come si fa con le aziende”. Ieri sera intanto don Giacomo Martino, direttore del progetto Migrantes, che gestirà il Cas di Multedo, ha chiesto a tutti di non alzare ulteriormente il livello di scontro: “Prego davvero tutti di non innalzare i toni, di non contrapporsi ma di spiegare, di non fare muro ma di dialogare. Temo gravemente di finire tirato da più parti. Temo strumentalizzazioni su un progetto di accoglienza di cui ho, con i miei, la prima responsabilità e non vorrei essere parte di nessuna fazione come sino ad ora”.
La Fiom intanto assicura che parteciperà all’assemblea di quartiere: “Chiariremo in modo assolutamente sereno la nostra posizione” ribadisce Troccoli che ricorda poi l’appuntamento del 19 ottobre al teatro Verdi di Sestri ponente per la costituzione del comitato Genova solidale.