Nessuna alternativa

Migranti a Multedo fra dieci giorni, il cardinal Bagnasco agli abitanti: “Non abbiate paura”

Il cardinale ricorda che i profughi saranno impegnati tutto il giorno in attività di scuola e lavoro a Coronata. Monsignor Martino: "Le alternative non ci sono"

Genova. Arriveranno tra 10 giorni i primi 25 profughi dell’asilo Contessa Govone di Multedo. “Ho scritto una lettera al Prefetto – spiega Don Giacomo Martino a margine del convegno organizzato per oggi dalla Curia al Galata e incentrato proprio sul tema dell’immigrazione – con in copia il sindaco e il presidente del Municipio spiegando che le soluzioni alternative che sono state lanciate nell’ultima riunione non sono praticabili, cioè di fatto non esistono”.

“Ora dobbiamo finire i lavori perché abbiamo prescrizioni piuttosto stringenti – prosegue il direttoare del progetto Migrantes – ma poi spero che vada tutto bene e di poter fare arrivare queste persone. Circa le richieste sull’utilizzo degli spazi per le associazioni quando i ragazzi sono a scuola o l’eventualità in futuro di poter ospitare delle famiglie valuteremo con calma ”.

Ancora ieri gli abitanti di Multedo sono tornati in strada a protestare bloccando il traffico, incentivati forse proprio dalla mancata ufficializzazione della scelta, che non è altro che una ratifica del contratto tra Prefettura e Curia, ma l’invito da parte di tutti è a evitare il muro contro muro.

Un appello a non avere paura arriva dal cardinale Angelo Bagnasco: “Agli abitanti di Multedo dico di non temere e di guardare ad altre esperienze simili che sono risultate poi molto buone. Teniamo anche conto che monsignor Giacomo Martino ha aperto ormai da tempo dei laboratori di avviamento al lavoro Coronata e li queste persone impareranno a lavorare la terra, ad apprendere il mestiere dell’edilizia e si fermeranno anche lì a mangiare sia a pranzo che a cena. Quindi questi nostri fratelli al mattino come tutte le altre persone usciranno di casa per andare a scuola e al lavoro e rientreranno solo la sera dopo cena. Si tratta di un metodo educativo a una giornata normale che è interessante anche per loro perché è una prospettiva.

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