Genova. Una riunione interlocutoria che si è svolta comunque “in un clima positivo per trovare una soluzione che accontenti tutti oppure scontenti il meno possibile”. L’assessore comunale alla sicurezza Stefano Garassino riassume così l’incontro che si è tenuto questo pomeriggio a Tursi nell’ufficio del sindaco Marco Bucci che ha riunito di nuovo Prefettura, Comune, Municipio, Curia e comitato di quartiere di Multedo dopo che gli abitanti hanno detto no all’arrivo di 50 migranti nell’ex asilo Contessa Govone e anche alla proposta di un prima tranche da 25 persone per fare poi il punto della situazione.
“Stiamo valutando diverse ipotesi – spiega Garassino che non si sbilancia anche se chiarisce che la “soluzione andrà individuata comunque all’interno del municipio ponente”.
A quanto sembra il Comune starebbe cercando un qualche sito alternativo ma di più non si vuole dire “proprio perché si tratta di proposte ancora da vagliare”. Le parti si incontreranno di nuovo “tra un paio di giorni” spiega l’assessore. Oppure in alternativa è stato proposto di ridurre il numero degli arrivi, ma appunto: tante proposte e ancora nessuna decisione definitiva.
All’uscita anche il direttore del progetto Migrantes Don Giacomo Martino conferma che “si stanno vagliando varie ipotesi” e “si è pensato di fare mille soluzioni da non dire anche se per noi al momento è importante andare avanti con i lavori perché non si potrà rinviare all’infinito”.
Ma per la prima volta la Curia è preoccupata dal clima che si respira nel quartiere: “il mio appello è quello di non alzare la tensione perché sono contento della solidarietà ed è importante che ci siano le pluralità delle voci, ma mi preoccupa il proliferare di comitati pro e contro, perché mentre so benissimo come gestire i miei ragazzi questa situazione sta diventando ingestibile”. Ma per trovare un’alternativa serve un miracolo? “Il miracolo per me sarebbe placare gli animi affinché queste accoglienze non vengano considerate una servitù”.