Liguria. “La vicepresidente Viale conferma quello che sospettavamo: non esiste alcun motivo reale che giustifichi l’utilizzo del lampeggiante sull’auto blu del presidente Toti. Solo un privilegio odioso e totalmente inutile. Uno schiaffo ai cittadini liguri”. Lo dice la portavoce regionale del MoVimento 5 Stelle Liguria, che ha presentato oggi in Consiglio regionale un’interrogazione sul tema.
I 5 Stelle hanno chiesto le ragioni per cui il governatore abbia in dotazione un lampeggiante: “L’uso di un lampeggiante deve essere giustificato da un reale pericolo o una reale emergenza. Altrimenti siamo di fronte a una mera operazione di maquillage di cattivo gusto che restituisce l’immagine di un’istituzione regionale arroccata nei propri privilegi e lontanissima dalla realtà, ben diversa, che vivono tutti i giorni i cittadini liguri”.
La risposta in aula di Sonia Viale è stata dura: “Voi consiglieri dei Cinque Stelle non guardate mai cosa fate nel Movimento ma siete sempre pronti a puntare il dito. Poi quando vi tocca governare fate come devono fare tutti coloro che ricoprono ruoli di responsabilità. Il sindaco di Roma Raggi è sotto tutela e va a fare la spesa e tutte le altre sue attività con la scorta autorizzata legittimamente. Peccato che il vostro leader Grillo abbia più volte ribadito che occorreva togliere la scorta ai politici. Insomma, quando tocca a voi vale sempre il principio di due pesi e due misure. Voi fate solo demagogia, alle vostre sparate ormai siamo abituati”.
Viale ha tranquillizzato i consiglieri di opposizione sul rispetto delle norme: “L’autorizzazione all’utilizzo di dispositivi di segnalazione acustica e visiva a luce blu lampeggiante sui veicoli in uso al presidente Toti è avvenuta con decreto 24285 del 1° giugno 2016 della Prefettura di Genova, ai sensi dell’articolo 5 bis del DL 83/2002 così come integrato dalla legge 6 novembre 2003 n. 300 per l’attribuzione ai conducenti di veicoli in uso ad alte personalità della qualifica di agente di pubblica sicurezza. Agli agenti di Ps, come specificato dal comma 4 del medesimo articolo, è consentito l’uso di un segnale distintivo, di un dispositivo supplementare di segnalazione visiva a luce lampeggiante. L’acquisto e l’installazione dei dispositivi di segnalazione è avvenuto da parte del settore Affari Generali nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia”.
Una risposta che non ha convinto i consiglieri del MoVimento. “Certo lascia perplessi che a rispondere per l’assente Toti sia la sua vice, peraltro su un tema che riguarda solo lui che fa uso di questo privilegio. Quantomeno ora sappiamo che Toti non è sotto tutela e non ha alcun bisogno di una scorta armata – spiegano i penta stellati – Toti dunque si serve del lampeggiante solo per sfrecciare ad alta velocità e per bruciare impunemente i rossi ai semafori o i divieti in generale: nulla di tutto ciò riguarda in alcun modo la sua sicurezza e non giustifica l’utilizzo costante di questo privilegio di casta. Un brutto, bruttissimo, messaggio, anche in virtù del ruolo istituzionale che Toti dovrebbe ricoprire con ben altra serietà”.