Per non urtare sensibilità

Lidl cancella le croci, Lega e Forza Italia in rivolta. Vaccarezza lancia il boicottaggio

La scelta dell'azienda è stata motivata da un laico "non vogliamo urtare la sensibilità di nessuno". La risposta: "Non rinunceremo mai al crocifisso"

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Foto d'archivio

Genova. Sta facendo il “giro delle sette chiese” la notizia della rimozione (con photoshop) delle croci dalle foto di Dolceacqua che la catena di supermercati tedesca Lidl sta usando nei suoi spazi commerciali. Lega e Forza Italia insorgono.

La scelta dell’azienda è stata motivata da un laico “non vogliamo urtare la sensibilità di nessuno”; una dichiarazione che non ha placato gli animi di molti esponenti politici liguri e anche genovesi.

Già in mattinata Alessandro Piana, capogruppo regionale Lega Nord Liguria, aveva definito “vergognoso questo fatto”, ma nel pomeriggio arriva l’affondo del capogruppo di Forza Italia in Regione, Vaccarezza, Angelo, appunto: “Non posso accettare che la tradizione, la storia, la cultura e la Fede a cui siamo legati siano disprezzate fino a questo punto – e aggiunge – Da parte mia, quindi, e confido nel fatto che non sarò il solo a farlo, comunico che non intendo più acquistare nulla nei loro supermercati. Nella vita, possiamo fare delle rinunce, ma una cosa alla quale non rinunceremo mai è il nostro Crocifisso, con tutto quello che per noi rappresenta”.

L’indignazione del consigliere regionale è incontenibile: “Eravamo un grande paese prima che Lidl sbarcasse in Italia: lo saremo ugualmente se un giorno non dovesse essere più presente sul suolo italiano”, afferma in chiusura del comunicato stampa intitolato “Fuori i mercanti dal tempio”. Anche se in questo caso sarebbe meglio dire il contrario: fuori i templi dai (super)mercati.

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Smentita
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