Genova. “La convocazione così come è stata scritta è irricevibile perché fa riferimento a una lettera in cui si parla di esuberi e azzeramenti dei diritti. Chiedo alle segreterie nazionali di dire al ministro Calenda che la convocazione va modificata senza fare riferimento alla lettera spedita il 6 ottobre perché una discussione a partire da quella lettera la Fiom genovese non è disposta a farla”.
Al segretario dei metalmeccanici della Cgil genovese la formulazione della convocazione per martedì 31 ottobre al Mise firmata dai commissari e da AncelorMittal non è piaciuta per niente. E preannuncia “nuova tempesta se quella formulazione non cambierà”.
Resta infatti l’ambiguità rispetto a quanto affermato dal ministro dello sviluppo Carlo Calenda il 9 ottobre quando annullò il tavolo (mentre Genova era in corteo) chiarendo che “come Governo non possiamo accettare alcun passo indietro su retribuzioni e scatti di anzianità acquisiti che facevano parte degli impegni”. E ora? “Appunto non capiamo se il ministro ha fatto queste affermazioni ai giornalisti, perché poi si riparte da quella lettera?”dice Manganaro.
Non solo. “Il 9 ottobre le istituzioni hanno chiesto un incontro urgente al ministero specifico sull’accordo di programma di Genova. Abbiamo aspettato finora perché ovviamente la priorità era la convocazione dell’incontro nazionale, ma ora devono fissare un tavolo su Genova. Sennò siamo pronti a tornare in piazza”.