Ma non finisce qui

Ilva, saltato il tavolo di Roma “Esuberi non accettabili”. I lavoratori proseguono lo sciopero di 24 ore fotogallery

Terminato l'incontro tra lavoratori e rappresentanti istituzioni: tutto da rifare.

Genova. Dopo l’incontro con il Prefetto Fiamma Spena, il sindaco Marco Bucci e il governatore Giovanni Toti, i lavoratori hanno annunciato il risultato della mobilitazione: il tavolo di Roma di oggi è saltato perchè “la lettera degli esuberi non è accettabile”.

La trattativa ora dovrà essere riaperta ma con diversi presupposti: lo stesso Governo pare essersi impegnato per far rispettare gli accordi di tutela.

Continua però lo sciopero di 24 ore sui tre turni: i lavoratori stanno lasciando il presidio sotto la prefettura per rientrare nello stabilimento, sempre in corteo, per proseguire lì l’agitazione

La delegazione dei sindacati è salita in Prefettura dove si svolge l’incontro con le istituzioni. Oltre al Prefetto Fiamma Spena, il sindaco Marco Bucci e il governatore Giovanni Toti. Fuori il resto del corteo (oltre 1500 lavoratori in piazza) attendono l’esito in presidio in piazza Corvetto.

Fumogeni e petardi, al grido di “senza lavoro c’è l’agitazione“, i lavoratori hanno attraversato prima via Gramsci poi le gallerie che portano in piazza Corvetto, e infine la Prefettura, meta finale del corteo partito stamani dallo stabilimento di Cornigliano, presidiata dalle forze dell’ordine.

Ilva, corteo 9 ottobre

In mattinata, accompagnati da fumogeni e petardi, al grido di “senza lavoro c’è l’agitazione“, i lavoratori hanno attraversato prima via Gramsci poi le gallerie che portano in piazza Corvetto, e infine la Prefettura, meta finale del corteo partito stamani dallo stabilimento di Cornigliano, presidiata dalle forze dell’ordine.

La viabilità sull’asse Gramsci-Dinegro è stata ripristinata, ma sono in atto chiusure al traffico sul nodo di piazza Corvetto. Servizio Amt deviato

Ad accogliere il corteo dei lavoratori Ilva in via Milano all’altezza del Terminal traghetti i vigili del fuoco, il Collettivo autonomo portuali e gli antifascisti con fumogeni e cori. Scambio di ringraziamenti e abbracci tra i lavoratori prima di ripartire verso la Prefettura.

Gli autobus Amt sono deviati: servizio limitato in via di Francia e Principe.

Anche vigili del fuoco, i portuali, lavoratori delle Riparazioni Navali sono pronti a unirsi al corteo Ilva in segno di solidarietà con il migliaio di metalmeccanici genovesi già raggiunti dalle delegazioni di Ansaldo Sts, Ansaldo Energia, Fincantieri, Ericsson.

E mentre il corteo è ripartito da piazza Massena a Cornigliano e ha imboccato Sampierdarena, una cinquantina di manifestanti sta impegnando la rotatoria di via Cantore-via Milano-via di Francia che, però, al momento resta parzialmente aperta al traffico. I bus Amt in direzione ponente sono deviati in via Cantore. Ancora non ufficiale ma probabile la notizia di un incontro con Regione e Comune in concomitanza con il vertice di mezzogiorno a Roma.

Ilva, corteo 9 ottobre

Il corteo dei lavoratori Ilva è partito in direzione Prefettura, prima attraverso la Strada Nuova Guido Rossa (chiuse le corsie per la direzione levante poi riaperte) alla volta di Cornigliano. Chiuse via Degola e ponte Ansaldo direzione ponente.

In testa il mezzo pesante con lo striscione “In lotta senza paura per il lavoro e per Genova”, seguito dall’ormai storico “Pacta servanda sunt” dietro cui sfilano i lavoratori. “Occuperemo la fabbrica ad oltranza“, ha ribadito Armando Palombo, Fiom.

Arrivato a portare la solidarietà del Comune anche il vicesindaco Stefano Balleari. “Ribadiamo la nostra posizione, condivisa da tutte le parti politiche, ci sono dei patti sottoscritti nel 2005, vanno osservati – ha detto il vicesindaco in corteo a fianco dei lavoratori – Non si possono prendere decisioni così sulla pelle di 600 lavoratori, come Comune e Regione cercheremo di sederci a un tavolo con l’azienda, ma non possiamo accettare questi numeri. La città non si può permettere una macelleria sociale di questo genere“.

Ilva, corteo 9 ottobre

“In lotta senza paura per il lavoro e per Genova”. Lo striscione davanti alla portineria dell’Ilva apre quella che potrebbe essere una giornata molto lunga per i lavoratori di Cornigliano che è già cominciata con un’assemblea davanti ai cancelli, mentre in fabbrica non si entra.

Più tardi, intorno alle 9 partirà il corteo verso il centro città: destinazione Prefettura. Agli operai Ilva si uniranno portuali e vigili del fuoco, ma anche delegazioni delle principali fabbriche genovesi, forze politiche e partiti.

Intanto alle 12 al Mise comincerà il vertice con i sindacati. Presenti tutte le sigle nazionali, mentre la Fiom genovese ha scelto di non scendere a Roma per una trattativa che è stata definita “inaccettabile su queste basi”.

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