Genova. “Riteniamo inaccettabile la proposta fatta da Am Investco per l’acquisizione del gruppo Ilva. Quella proposta, a fronte di ipotetici investimenti non meglio qualificati sugli stabilimenti del gruppo, mette nero su bianco una politica aggressiva nei confronti degli attuali lavoratori, prospettando da subito 4000 esuberi e un azzeramento preoccupante dei diritti acquisiti nei confronti dei “fortunati” 10000 che saranno riassunti con nuovi contratti di lavoro che cancelleranno anzianità lavorativa, livelli e integrativi”. Lo rende noto l’Esecutivo provinciale di Articolo 1-Mdp Genova.
“In particolare a Genova sarebbero 600 gli esuberi sui 1500 dipendenti attuali, una decurtazione del 40% della forza lavoro attuale che ben chiarisce quale sia il piano futuro di Arcelor sullo stabilimento genovese: un ridimensionamento da polo produttivo a semplice centro logistico, sfruttando la sua posizione e le sue banchine”.
“Preoccupa la posizione assolutamente favorevole del governo che sembra non rendersi conto che lo scopo di Arcelor Mittal non è rilanciare il più grande gruppo siderurgico italiano ma, al contrario, ridimensionarlo per acquisire da subito la sua importante fetta di mercato.
Per questo chiediamo che le istituzioni locali e la politica facciano fronte comune nel chiedere al governo di assumere una iniziativa, invece di dire ai lavoratori e ai sindacati di stare buoni e aspettare. Altro che “non drammatizzare”: la situazione è già diventata un dramma per 600 lavoratori genovesi e per le loro famiglie”.