Genova. “Continuiamo a condividere e sostenere il progetto di affidamento in house del servizio pubblico ma per Atp è fondamentale a questo punto che venga estromesso il socio privato. E servono risorse per gli investimenti. La strada è quella giusta ma non è così semplice come ci viene detto”. Edgardo Fano, Faisa Cisal, riassume la posizione dei sindacati dopo l’incontro di questa mattina con il sindaco di Genova Marco Bucci e con il vicesindaco Stefano Balleari.
In pratica il sindaco ha chiarito che vuole procedere con la fusione societaria tra Atp spa ed Amt entro il 30 novembre. Per l’affidamento del servizio invece la faccenda è più complicata in quanto l’intestatario del contratto di servizio, come hanno spiegato i sindacati al sindaco, non è Atp spa (soggetto interamente pubblico partecipato da Città metropolitana, Amt e Comuni) bensì Atp srl (che ha dentro Atp Spa e il socio privato Autoguidovie).
Quindi un affidamento diretto a un’azienda non totalmente pubblico. In questo modo il servizio non può essere affidato. Le soluzioni individuate tra le quali il sindaco farà le sue valutazioni sono tre in alternativa: Quella di una nuova fusione e la creazione di un’unica società tra Atp srl e Amt, quella di un affidamento su due lotto (uno urbano su Genova e uno extraurbano) e quella che Amt abbia l’affidamento di tutto il servizio e lo subappalti poi direttamente ad Atp.
In tutti i casi però il socio privato va liquidato. Il costo? 750 mila euro circa, ma non sarà così facile ed è probabile – se questa sarà la strada – un ricorso di Autoguidovie per vie legali.