Oggi pomeriggio

Borgoratti, presidio della Lega contro le maestre che fanno lo sciopero della fame per lo Ius soli

Le docenti: "Ciò che accade nel consiglio d'istituto non c'entra con la vita pubblica della scuola, ai ragazzi non è stata presentata alcuna scelta politica". Sul caso l'intervento della Cgil

Genova. Presidio della Lega Nord per tutto il pomeriggio in piazza Rotonda nel quartiere genovese di Borgoratti. A organizzarlo il vicesegretario provinciale del Carroccio Natale Gatto insieme ai Consiglieri municipali del Medio Levante contro la scelta del Collegio dei Docenti, di discutere la votazione di una mozione per favorire e aderire – con lo sciopero della fame – all’iniziativa del Pd a difesa dello Ius Soli.

“Riteniamo che la scuola debba godere di una sua autonomia e che nei nostri istituti non si dovrebbe fare politica, ma esclusivamente attività scolastica – spiega Natale Gatto – gli anni bui post Sessantotto sono passati da un pezzo e oggi il dovere dei docenti è quello di non mischiare formazione, cultura ed educazione civica con la politica di parte”.

Il presidio della Lega Nord contro quello che i militanti del Carroccio chiamano “vergognoso lavaggio del cervello a fini politici” è proseguito per tutto il periodo in cui, nella scuola, si stava tenendo il Collegio dei docenti. Dopo un po’ sono arrivate anche alcune delle insegnanti e ne è scaturito un battibecco. Le docenti hanno ricordato come “quello che è discusso in collegio non è di dominio pubblico ed è stato comunque travisato, agli alunni non è imposta nessuna scelta politica”.

“Questo fatto di intimidazione da parte di un soggetto politico nei confronti del personale della scuola non solo è grave in quanto atto intimidatorio – scrive la Cgil in un comunicato – ma colpisce una libertà costituzionalmente tutelata come la libertà di insegnamento. In una comunità educante creare divisioni e non considerare tutti i bambini uguali tra loro è in palese contrasto anche con l’art. 3 della Costituzione”.

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