Il provvedimento

Rissa a coltellate, il questore chiude Le Kiosque di Crevari

Sospesa la licenza per dieci giorni. La nota: "Gravi irregolarità e carenze per la sicurezza degli avventori"

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Genova. Il Questore di Genova ha adottato il provvedimento di chiusura per 10 giorni, previsto dall’art. 100 del testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, nei confronti del locale “Le Kiosque” di Via Rubens a Crevari.

Il provvedimento di temporanea sospensione della licenza al beach bar del ponente genovese è stato emesso a seguito del grave episodio di violenza accaduto la scorsa settimana che ha visto protagonista un 44enne genovese pregiudicato che, al culmine di una lite con altri due avventori, aveva estratto un coltello e li aveva colpiti con diversi fendenti all’addome, ferendo per errore anche un proprio amico.

I poliziotti delle volanti, intervenuti sul posto, grazie alle testimonianze raccolte erano riusciti a risalire alla targa dell’autovettura usata per la fuga e a rintracciare l’aggressore presso la propria abitazione, arrestandolo per tentato omicidio. Un amico dell’arrestato, sorpreso dagli agenti mentre tentava di disfarsi degli indumenti sporchi di sangue, era stato a sua volta denunciato per favoreggiamento personale.

Gli accertamenti svolti avevano inoltre fatto emergere gravi irregolarità e carenze da parte del titolare del locale teatro dell’aggressione. Dalle indagini sarebbe risultata una scarsa attenzione per la tutela dell’incolumità dei clienti con un solo addetto alla sicurezza privo fra l’altro di autorizzazione. Ed è proprio lui ad essere stato ferito accidentalmente.

I poliziotti delle volanti sono riusciti ad individuare il luogo esatto dell’aggressione, nonostante la macchia di sangue fosse stata pulita e il successivo intervento di personale della Polizia Scientifica ha consentito di repertare campioni di sangue all’interno del chiosco.
Il titolare, sentito in merito a quanto accaduto, avrebbe fornito una versione sommaria e lacunosa dei fatti, affermando di non aver visto nulla nonostante le dimensioni minime del locale.

Infine, segnala la nota arrivata dalla questura “a carico sia del titolare che dei protagonisti della vicenda sono emersi precedenti penali e di polizia, a riprova della frequentazione di soggetti inclini al compimento di attività criminose”.

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