Genova. Come era prevedibile, la Lega Nord ligure mette nel mirino l’ottenimento della consultazione referendaria sulla autonomia regionale, come in Lombardia e Veneto. E fa sul serio.
Il testo della proposta, infatti, è stato inserito dal presidente del Consiglio Regionale Francesco Bruzzone, leghista, nel calendario dei lavori della I Commissione consiliare, dopo che esse è stata depositata lo scorso 18 settembre.
Ecco il testo del quesito referendario che sarà oggetto dei lavori di commissione: “Volete voi che la Regione Liguria, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, III comma, della Costituzione?”.
Esultano i leghisti, che definiscono questa una “Giornata storica per la Liguria – e hanno aggiunto – speriamo che i lavori della Commissione procedano senza intoppi e si possa andare al voto al più presto – perché – con l’autonomia sarà possibile legiferare su determinati argomenti con maggiori poteri e congrue tempistiche per dare risposte più concrete al territorio. L’autonomia politica ed amministrativa delle Regioni è un valore di rango costituzionale e deve essere intesa quale processo di crescita sociale dell’intero Paese, non solo della Liguria”.
Una iter che potrebbe essere quindi più rapido del previsto, sospinto dal clima euforico che accompagna il “momento d’oro” del carroccio nella nostra regione, minimamente intaccato dalle notizie che arrivano dai tribunali. L’esito dei referendum consultivi già in programma in Lombardia e Veneto, a questo punto, non potrà che rafforzare la corsa al voto: “Meno lo Stato centrale e la UE si intromettono ed interferiscono, meglio è per il futuro di tutti”, chiosano i leghisti liguri