Genova. “Dopo la vendita delle azioni e la scissione da Torino, a Genova rimarrà circa il 15,17% delle azioni Iren, con un netto indebolimento del suo ruolo di azionista di riferimento insieme a Torino della multiutility del nord ovest, e una preoccupante ricaduta sulle garanzie per gli investimenti sul territorio ligure e sulle garanzie per i lavoratori genovesi”. La denuncia arriva dai consiglieri comunali del partito democratico dopo la commissione consiliare che questo pomeriggio ha affrontato proprio il tema della vendita del 2,5% delle azioni di FSU da parte di Tursi (e altrettante al momento da parte di Torino che poi però dismetterà tutte le sue quote).
Al momento Fsu (formata al 50% da Genova e al 50% da Torino) detiene il 35,96% delle azioni di Iren.
“Tutto questo avviene per assecondare la necessità di fare cassa del Comune di Torino – dicono i consiglieri – cosa ci guadagna il Comune di Genova? Cosa ci guadagnano i genovesi? Il ruolo di controllo sulla governance di Iren, sulla qualità dei suoi servizi e sulle ricadute occupazionali nel territorio vale circa 70 milioni di Euro? Dalla Giunta aspettiamo queste risposte, che non sono arrivate oggi in Commissione”.