Genova. Nessun stop al momento da parte della Regione Liguria al Comune di Genova ma solo la necessità di verificare a stretto giro se l’affidamento in house di Amt al di fuori dei tempi previsti dalla legge (avrebbe dovuto avvenire entro il 30 settembre) avrà o meno come consequenza quella di far perdere alla Regione Liguria un 5% di finanziamento nazionale al tpl il prossimo anno per arrivare al meno 15% nel triennio.
Ipotesi che per la Regione Liguria resta inaccettabile con la conseguenza che se Tursi volesse comunque proseguire sulla strada dell’in house anche caso di tagli la Regione ha già chiarito che sarebbe Amt a ricevere meno fondi: “Non possiamo certo pensare di far pesare eventuali decurtazioni su tutte le altre province che invece stanno andando avanti con il percorso di gara” chiarisce l’assessore regionale ai Trasporti Gianni Berrino che questa mattina insieme al presidente Giovanni Toti ha incontrato il sindaco di Genova Marco Bucci e il vicesindaco, nonché assessore comunale ai trasporti Stefano Balleari.
“E’ stato il primo incontro operativo sul tema dei trasporti con il Comune di Genova – spiega Berrino – e dopo che Comune e Città metropolitana avranno fatto le verifiche con Roma ci rincontreremo”.
“Abbiamo spiegato a Toti e a Berrino la strada che vogliamo intraprendere – dice Balleari – e la Regione ci ha detto ci fare delle verifiche con Roma rispetto ai fondi, verifiche che verranno fatte a stretto giro, diciamo entro la prossima settimana. Sono fiducioso che i tagli non ci saranno potremo proseguire lungo la strada che abbiamo scelto di intraprendere”.
Genova secondo in vicesindaco non sarebbe l’unica città ad essere in ritardo: “Lo sono quasi tutte – dice – e Genova in realtà è messa meglio di altre non solo perché Amt ha comunque i conti in ordine ma anche perché noi attualmente non siamo in house come altro ma siamo gli affidatari del servizio in seguito a una gara regolarmente svolta”.