Genova. Circa una settimana fa avevano scritto una lettera all’assessore ai Trasporti della Regione Gianni Berrino per chiedere il perché dell’interruzione della circolazione dei treni per pendolari tra Genova Ovada e Acqui Terme tra il 19 luglio e il 3 settembre. Una decisione che ha gettato nello sconforto tanti cittadini dei Comuni piemontesi e liguri interessati dal – seppur temporaneo – taglio.
I Comitati avevano chiesto che che “la Regione Liguria chiarisse pubblicamente, in maniera trasparente a tutte le scriventi Amministrazioni Locali e a tutti i cittadini, i reali motivi (economici, tecnici, infrastrutturali) che hanno portato alla scelta”.
Ma anche che “la Regione Liguria fornisse pubblicamente e in maniera trasparente i seguenti dati: km totali programmati, numero corse previste, passeggeri previsti e costo economico globale del servizio sostitutivo realizzato con autobus, costo economico che avrebbe comportato tenere aperta la linea ferroviaria anche al traffico passeggeri nel periodo di interruzione previsto, numero di convogli merci previsti e programmati nel periodo di interruzione alla circolazione passeggeri e transitanti sulla linea Genova-Ovada”.
Nella risposta ricevuta dai Comitati di Pendolari e dai Comuni interessati l’assessore Berrino lascia poco spazio a una ridefinizione del servizio. Ecco il testo di parte della lettera:
“La programmazione dei servizio nel mese di agosto è consolidata dal 2011 e che per richiesta di RFI quest’anno, in via eccezionale, tale modalità è stata anticipata e allungata di una settimana. Tale provvedimento è stato assunto anche per la linea Genova – Busalla e per i servizi Voltri Nervi, che, analogamente ai servizi sulla linea per Acqui T., sono sospesi per 5 settimane.
La necessità di tale anticipo è stata presentata e condivisa nel corso della riunione del 2 maggio u.s., del Tavolo tecnico, alla presenza dei rappresentati del comitato. I lavori descritti dai tecnici di RFI, oltre alla linea in questione, interessano l’interruzione completa della succursale dei Giovi con la necessità di instradamento del traffico, proveniente e diretto a nord, sulla linea storica dei Giovi.
Il servizio autosostitutivo, come già comunicato in precedenti risposte, è stato dimensionato con cura, poi verificato e validato e infine integrato con bus aggiuntivi prima dell’inizio dell’interruzione e ancora successivamente, anche a seguito di puntuali segnalazioni. Come richiesto nel corso della riunione del maggio scorso, è stato introdotto il servizio da Genova per Acqui alle ore 16.13.
Per quanto riguarda i treni merci, si comunica che la Regione Liguria non ha alcuna competenza né sulla programmazione né sull’instradamento”.