Genova. Difficile trovare qualcosa di positivo in una partita, giocata senza lo spinotto della corrente attaccato.
Dopo un primo tempo in cui la Samp è rimasta in partita, seppur subendo, fino al 40°, quando uno stacco di Leroy Fer, su punizione pennellata da Carrol, ha consentito all’olandese di sbloccare il risultato, con un colpo di testa, che ha colto impreparata la Samp, schierata a zona, al limite dell’area.
Al ritorno dagli spogliatoi, succede l’inverosimile.
Dopo un doppio scambio a metà campo, Alvarez – da distanza siderale – appoggia la palla indietro, al portiere, per alleggerire la pressione avversaria, cogliendo Tozzo impreparato, al punto che la sfera rotola lentamente in fondo al sacco (0-2).
Superfluo commentare il secondo tempo, che ha visto i blucerchiati mentalmente assenti… Al massimo si possono riferire, per dovere di cronaca, i marcatori degli altri due goal… il giovane e bravo Abrahams, al 64° e l’ex napoletano Fernandez, al 76°.
Questi i giocatori scesi in campo, in una partita che passerà alla storia per il pesante passivo, ma soprattutto per un’autorete, degna di entrare negli ironici spot della Gialappa’s Band.
Swansea (4-3-3): Fabianski; Naughton, Fernandez, Mawson, Olsson (dall’ 81° Kingsley); Britton (dal 57° Roque Mesa), Fer (dal 45° Fulton), Carrol; Routledge (dal 45° Rangel), Ayew (dal 85° McBurnie), Abraham (dal 68° Narsingh)
A disposizione: Nordfeldt, Mulder, van der Hoorn, Bartley, Kingsley, Grimes
Allenatore Clement
Sampdoria (4-3-1-2): Tozzo; Bereszynski (dal 66° Sala), Silvestre (dall’81° Simic), Regini (dal 46° Ferrari), Murru (dal 65° Dodô); Barreto (dal 66° Verre), Torreira (dal 74° Capezzi), Praet (dal 46° Linetty); Alvarez; Kownacki (dal 46° Caprari), Quagliarella (dal 66° Bonazzoli)
A disposizione: Puggioni, Djuricic, Leverbe
Allenatore: Giampaolo