Genova. “Siamo l’unico di 9 municipi a essere stato commissariato, un risultato negativo, deludente, e inspiegabile perché i consiglieri, anche quelli dei partiti di opposizione, hanno deciso di non esercitare il loro diritto di essere consiglieri e quindi rappresentare gli interessi dei cittadini”. E’ più che amareggiata Monica Russo, colei che, candidata con il Partito Democratico, aveva vinto le elezioni per la presidenza del Municipio Centro Ovest – quello che comprende Sampierdarena e San Teodoro – ma che, non avendo ottenuto il 40% di consensi all’interno del consiglio, non è riuscita a evitare il commissariamento.
Non è andato in porto il colpo tentato, in zona Cesarini, dal consigliere anziano Fabrizio Maranini (Pd) il quale, qualche giorno fa, su sollecitazione di alcuni consiglieri e con una lunga lettera di spiegazioni (ne abbiamo parlato qui e qui) ha convocato un’assemblea per capire se quel consenso del 40% – complice qualche assenza per ferie – potesse materializzarsi.
Così non è stato. Oggi la seduta ha ancora una volta sancito la mancanza di una maggioranza sufficiente. 11 voti contrari, 9 favorevoli, 1 astenuto (Chiamami Genova, che durante la scorsa votazione aveva assunto invece una posizione contraria). Non erano presenti due consiglieri, tra cui la candidata del centrodestra Lucia Gaglianese.
“Lo hanno chiamato golpe estivo – dice Fabrizio Maranini – ma non è così, è stato un tentativo finale di dare al nostro territorio dei rappresentanti eletti democraticamente e non un commissario che sarà calato dall’alto (viene deciso dal Comune, ndr), soprattutto in un momento in cui gravose decisioni dovranno essere prese, dalla gestione degli spazi sotto la Lanterna alla partecipazione ai progetti legati al bando delle periferie”.
Maranini osserva un altro aspetto: “Se la legge sull’elezione dei consigli municipale non cambierà, il rischio è che quando saranno rifatte le elezioni, probabilmente accorpandole con le politiche, potrebbe riproporsi lo stesso problema”.
Un’ulteriore nota critica arriva dalla (non) presidente Monica Russo, ed è un attacco diretto al Movimento 5 Stelle: “Gli M5S hanno deciso di votare contro, non solo rinunciando a svolgere il ruolo di consiglieri, ma anche contravvenendo al loro principio di valutare caso per caso per il bene dei cittadini”.