Appello

Caccia, WWF scrive a Toti: “Necessario stop per far riprendere fauna dopo incendi e siccità”

Una limitazione alla attività venatoria per non compromettere ulteriormente i delicati equilibri faunistici

caccia
Foto d'archivio

Genova. Dopo il caldo anomalo e l’ondata di incendi che hanno colpito anche la nostra regione, WWF chiede un ridimensionamento della pratica della caccia, per permettere alle specie in difficoltà di poter riadattassi e recuperare.

Questa la richiesta rivolta a Giovanni Toti e a tutti gli altri governatori delle regioni italiane, unitamente al Ministro dell’Ambiente Galletti: “Come noto, l’estate 2017 si sta caratterizzando con eccezionali ondate di calore e conseguenti temperature medie molto elevate. Al caldo si somma una drammatica e perdurante siccità (si stima che il deficit a luglio di quest’anno risulti del 45% rispetto alla media dello stesso mese del periodo 1970/2000). Per quanto riguarda gli incendi risulta che sono andati distrutti dal fuoco nel solo mese di luglio oltre 65.000 ettari”. In questi termini una limitazione alla attività venatoria permetterebbe di non compromettere ulteriormente l’equilibrio faunistico.

“I numerosi incendi di questo anno, così come gli incendi degli anni passati, comportano una riduzione degli spazi di caccia poiché le aree percorse da incendi devono essere per legge sottratte all’attività venatoria: questo comporta che un numero più elevato di cacciatori si concentri nelle restanti aree aperte alla caccia”.

La lettera si conclude con una richiesta chiara, da declinare in base alle diverse realtà regionali: “un divieto dell’attività venatoria su tutto il territorio regionale, il blocco dei ripopolamenti fino a data da destinarsi, per non sottrarre importanti risorse trofiche alla fauna già presente e blocco di qualsiasi forma di addestramento cani da caccia e di gare cinofile che costituiscono ulteriori fattori di stress per le popolazioni selvatiche”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.