Genova. Una grande onda arcobaleno lungo le strade di Genova. E’ il Liguria Pride, edizione 2017. Più di ottomila persone partite alle 17.30 da via San Benedetto, la via simbolo di Don Gallo, in direzione del centro città. Madrina della manifestazione, Alba Parietti, amica del prete di strada.
Principe, via Balbi, le gallerie, Corvetto, via XII Ottobre, via XX Settembre, fino a Piazza De Ferrari. (Ma la festa finale sarà poi al Porto Antico con la serata musicale a partire dalle 21).
“Genova sta rispondendo, alla spicciolata come a gruppi, e così si forma il corteo più colorato che lascia via San Benedetto per attraversare il centro città. Alle 17 siamo già 2000″, annuncia il Coordinamento Liguria Rainbow. Ma sono più del doppio, 8 mila alla fine.
Un corteo pacifico, colorato e vario. Adulti, tanti giovani, e bambini. Palloncini e parrucche. Poi i carri, cinque, la musica e le bandiere arcobaleno, simbolo della comunità LGTB. In testa lo striscione che dà il titolo all’edizione 2017, Che genere di Pride.
C’è la Cgil e alcuni politici locali, non dell’attuale amministrazione. C’è l’ex assessore ai diritti e alla legalità, Elena Fiorini. A Corvetto arriva l’ex sindaco Marco Doria e il Vice Console Usa, Rami Shakra.
L’eurodeputato Pd Brando Benifei posta un selfie con Mario Tullo e rimarca la polemica: “Dopo ciò che è successo in queste settimane oggi è importante essere qua, perché allargare i #diritti per tutti non può essere un tema che divide i cittadini, anche per questo spiace sapere che la Regione #Liguria ha negato il patrocinio #LiguriaPride”.