Genova. Un’organizzazione criminale capace di entrare nei sistemi dei maggiori siti di acquisti on line e prenotazioni. Hacker professionisti che si sono sostituiti in alcuni casi ai veri amministratori truffando i clienti.
La procura di Genova ha aperto un’inchiesta, al momento a carico di ignoti, per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e frode informatica.
Il fascicolo è in mano al pm Emilio Gatti, che fa parte del gruppo criminalità organizzata. Gli inquirenti hanno scoperto, analizzando le varie denunce, una sorta di vero e proprio attacco informatico attraverso cui mettere in piedi truffe in Italia ma non solo.
C’è chi si intromette nei sistemi dei siti e si finge poi venditore che offre gli oggetti più disparati fino ai soggiorni vacanza. Il cliente contatta l’autore dell’annuncio il quale gli propone una trattativa privata: a quel punto si conclude l’affare con il versamento di un acconto su un conto Postepay senza, ovviamente, ricevere nulla in cambio.
Ma non solo. Gli hacker a cui la Procura sta dando la caccia sono anche in grado di entrare nelle mail di imprenditori, e carpirne le eventuali fatture da pagare. La documentazione viene copiata e alterata mettendo un altro codice iban: l’imprenditore così versa all’hacker la somma dovuta ad altri.