Invasi dalla rumenta

Genova, discarica a cielo aperto. Tra gestione del rifiuto e (in)civiltà fotogallery

Mai come oggi la città è invasa dai rifiuti abbandonati nelle strade. E non è solo colpa di Amiu, anzi...

Via Ferri

Genova. In queste ore in città si decidono le sorti della gestione del rifiuto: la nuova giunta, infatti, sta cercando il bandolo della matassa per superare il “problema Amiu”, lasciato in eredità dalla scorsa amministrazione.

Nelle strade, però, da molto tempo è in atto un vero e proprio scontro di civiltà: cassonetti pieni, rifiuti abbandonati alla meno peggio, elettrodomestici e “ingombranti” vari accatastati sui marciapiedi. A documentarlo decine di testimonianze fotografiche pubblicate sulle pagine social legate ai quartieri genovesi.

Non solo, quindi, un problema legato alla gestione pubblica (o privata) della raccolta dell’immondizia, ma un “passo indietro” del “senso di appartenenza” di una comunità cittadina sempre più scollata e indifferente.

C’è chi parla di “abbandonatori seriali”, svuota appartamenti improvvisati che smaltiscono nottetempo i carichi, c’è chi comunque critica la distribuzione geografica delle Isole Ecologiche, c’è chi parla di “vandalismo” e chi di semplice pigrizia. Alcuni invitano a riflettere sulla crescita dei consumi e, quindi, sull’aumento dei rifiuti. Il fatto è che mai come oggi, la Superba è invasa da “rumenta”: strade, marciapiedi e boschi sempre più simili a discariche a cielo aperto.

Cosa sta succedendo ai Genovesi? Questa la domanda che tra le righe si può leggere nelle centinaia di commenti che accompagnano le foto postate sui social network. Perché non è solo un problema di Amiu e dei suoi lavoratori, ma molto di più: essenzialmente un problema di tutti, nessuno escluso.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.