Genova. Il Governo getta la spugna e scarica i lavoratori di Ericsson. E’ la dura accusa dei sindacati genovesi che ieri hanno ricevuto la nota firmata dai ministri Carlo Calenda e Giuliano Poletti che “si limitano a registrare in maniera notarile l’esito della riunione avuta con Ericsson – spiega il segretario Slc Cgil Fabio Allegretti – lo scorso 19 luglio nella quale l’Azienda non solo ha ribadito la volontà di licenziare, ma si è resa anche indisponibile al confronto sindacale e a far ricorso ad eventuali ammortizzatori sociali”.
“Di fronte alla ferma volontà di Ericsson di procedere con i licenziamenti – denuncia Allegretti – il Governo non riesce a spostare di un millimetro la vertenza. Purtroppo dobbiamo ancora una volta constatare come il Governo non sia in grado, o non voglia, modificare minimamente le decisioni prese dalla multinazionale, anche quando queste riguardano l’occupazione dei lavoratori e le strategie in un settore così importante e decisivo dove si stanziano miliardi di euro”.
“Per la nostra città questo fatto significa a breve ulteriori 61 disoccupati che si aggiungono alle altre centinaia messe fuori produzione negli ultimi anni” è l’amara conclusione del segretario che chiede che “riprenda il tavolo con le istituzioni locali, Comune di Genova e Regione Liguria”.