Genova. Il Comitato spontaneo cittadini Borzoli e Fegino esprime massima solidarietà ai lavoratori delle molte aziende cittadine che, purtroppo, vedono ogni giorno messo in discussione il proprio posto di lavoro , quindi il proprio futuro e quello delle proprie famiglie, e che quindi devono lottare per difenderlo, così come la propria professionalità’ e la storia di lavoro della città.
Non possiamo che sottolineare gli ultimi due casi in ordine di tempo, che toccano anche il nostro quartiere a metà tra il municipio Medio Ponente e il V Valpolcevera, sentiamo il dovere di mostrare la nostra vicinanza ai 44 lavoratori di Ericsson , licenziati con l’invio di una mail il venerdì sera, e i 31 lavoratori su 54 di Eaton Gitiesse per i quali si parla di una indisponibilità a trattare, anche in presenza di convocazioni da parte delle autorità’ e ad utilizzare gli ammortizzatori sociali cui avrebbero diritto.
Sappiamo bene , anche per esperienza diretta o di amici, conoscenti e di altri abitanti del quartiere purtroppo, cosa significhi mettere le persone in second’ordine rispetto al profitto, cosa significhi trasformarsi da persone, lavoratori in “risorse umane” che come tali diventano proprietà’ dell’imprenditoria che può’ utilizzare o meno.
Denunciamo, ancora una volta, la volontà di rendere queste periferie luoghi destinati unicamente ad essere sottoposti a servitù depauperati dei servizi, privati del lavoro, in una continua desertificazione con fabbriche abbandonate, bonifiche mai fatte, riconversioni mai avvenute.