Dalla stampa odierna apprendiamo da diverse fonti, il continuo della diatriba che ha infiammato il consiglio comunale di Rapallo del 29 Maggio, inerente la fase dello svincolo di due alberghi, considerati al momento “fatiscenti ed inutili per lo sviluppo della città”.
Intanto consideriamo che una cittadina come Rapallo, originariamente nata come borgo di pescatori e contadini, negli anni 60/70 aveva conosciuto uno sviluppo costruttivo così disordinato ed abnorme da meritare l’appellativo di “rapallizzazione” sui vocabolari italiani ! negli anni seguenti si è tentato, quasi inutilmente, di frenare la cementificazione che invece continuava subdola tra un abuso ed un condono continui !
Ma tornando al tema in corso, possiamo confermare che questo svincolo approvato, porterà non ad un aumento volumetrico, forse, ma ad uno stravolgimento abitativo dato anche a nuovi posti auto che ne scaturiranno ed a mancanza di nuovi posti di lavoro nel comparto alberghiero ! diventeranno seconde case o abitazioni residenziali ? verranno considerati nuovi fabbricati, quindi con il vincolo alla legge 1444/68 circa i servizi, oppure equiparati al piano casa che prevede un aumento volumetrico almeno del 30 % ???
Se poi andiamo a vedere i punti non ancora trattati del consiglio comunale trascorso, notiamo con “orrore “ che viene presentata la possibilità di “trasferire”, diciamo grosso modo “fuori sito”, un manufatto di scarso valore immobiliare, ubicato in area boschiva, da trasferirsi in area paesaggistica di pregio come San Michele di Pagana !!! ambientalmente parlando ci siamo abituati a tutto in quel di Rapallo, ma ogni giorno ne impariamo di nuove in quanto a leggi edilizie consenzienti, mentre altre leggi, ad esempio quella regionale sull’inquinamento luminoso (mal interpretata ) a quella nazionale e regionale per la messa a dimora di “un albero per ogni nato “ , mai attuata.
Visto l’esito della votazione riteniamo che questa maggioranza abbia i giorni contati. Sarebbe cosa buona e giusta che il “Comandante” e il suo equipaggio, lascino il timone ad altri.
Pierluigi Biagioni, Verdi Tigullio