Sciopero

Spedizioni, lavoratori Sda in sit-in davanti ai cancelli dell’azienda. Identificati dalla Polizia

Protestavano contro la mancata applicazione del contratto nazionale e per le condizioni di lavoro. Il sit-in interrotto dall'intervento delle forze dell'ordine

Genova. Circa sessanta lavoratori, questa mattina, hanno dato vita ad un blocco per protestare contro la mancata applicazione del contratto collettivo, davanti ai cancelli alla sede di via Adamoli di Sda, l’azienda del gruppo Poste Italiane che si occupa di spedizioni. Il presidio, organizzato per impedire l’ingresso e l’uscita dei mezzi, è stato interrotto dall’intervento della Polizia, che ha “spostato” uno ad uno i lavoratori in resistenza passiva, per poi identificarli.

L’agitazione è stata coordinata da SiCobas, in contemporanea con lo sciopero proclamato a livello nazionale: “Chiediamo con forza l’applicazione del contratto collettivo nazionale – spiegano i lavoratori – e pretendiamo che le promesse fatte vengano messe nere su bianco”. I dipendenti lamentano anche condizioni lavorative vessatorie, fatte di turni massacranti, mancato riconoscimento di qualifiche, e affidamento di mansioni non aderenti ai “livelli” dei singoli”.

sda sciopero

Il presidio è incominciato alle 6 del mattino, è si è svolto in maniera pacifica, senza tensioni di sorta. Durante l’intervento degli agenti in tenuta anti sommossa, i lavoratori si sono seduti formando una catena umana e facendosi portare via di peso. Successivamente sono scattate le operazioni di identificazione dei manifestanti.

(video preso dalla rete)

leggi anche
sda sciopero
Vertenza
Spedizioni, nuova protesta per i lavoratori genovesi della Sda

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.