Genova. Dal caffè della Peppina in genovese alle danze albanesi, passando per la Quinceañera, la semina del basilico, il lavoro tessile e le filastrocche. Nove laboratori che hanno coinvolto per buona parte dell’anno i bimbi della scuola materna Garrone di via San Quirico grazie a un progetto partito dai genitori degli stessi bimbi.
“Lo scopo del progetto – spiega Massimo Danese, uno dei rappresentanti dei genitori della scuola – è fare in modo che, attraverso le tradizioni delle nostre famiglie, i bambini possano conoscere e condividere le proprie ed altrui usanze scoprendo o riscoprendo, le nostre radici ed aiutarci a capire chi siamo”.
La proposta è stata raccolta con entusiasmo dalla responsabile della scuola, Tiziana Pelizzari che ne ha parlato con le insegnati e ha deciso di utilizzare il progetto come programma scolastico dell’anno. Gli incontri sono avvenuti all’interno della scuola utilizzando le sale laboratorio. Il genitore interessato proponeva l’argomento coinvolgendo sia i bambini che il personale insegnante ed i collaboratori.
Alcuni laboratori sono stati suddivisi in due trances per permettere a tutti di partecipare ed adattare il lavoro per le differenti fasce d’età. “Io per esempio – racconta Danese – ho organizzato due incontri sulla pizza e l’impasto. Ho inventato la “storia di chicco, un chicco di grano che da grande vuole diventare una pizza”. I bambini hanno partecipato alle varie fasi dell’impasto, hanno potuto conoscere alcuni segreti della pizza e seguire la ricetta e soprattutto portare a casa una pallina d’impasto per cuocerlo. Prima di mangiare la loro pizza casalinga hanno inviato uno foto”.