Genova. A un giorno dal corteo multicolor del Che genere di Pride, l’ultima edizione in cui a quanto sembra ci sarà il patrocinio di Tursi, arriva il placet degli assistenti sociali della Liguria.
“Abbiamo come riferimento il valore della dignità e unicità di tutte le persone – si legge in una nota – il rispetto dei loro diritti universalmente riconosciuti e delle loro qualità originarie, quali libertà, uguaglianza, socialità, solidarietà e partecipazione. Siamo al fianco delle persone LGBT nella lotta per i diritti civili e sociali, per il superamento di ogni forma di discriminazione legato all’orientamento sessuale e all’identità di genere”.
Così il Consiglio regionale dell’Ordine degli assistenti sociali della Liguria ritiene “necessario rafforzare l’inclusione sociale e il contrasto alla discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere”, richiamando la Legge Regionale del 2009 “Norme contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere” che a sua volta si rifà ai dettami dell’art. 3 della Costituzione.
“Gli assistenti sociali, nella propria attività sono quindi impegnati a rispettare la legge del 2009 promuovendone gli obiettivi”, conclude Paola Cermelli, Presidente CROAS Liguria.