Cornigliano

Ilva, Manganaro (Fiom): “L’unica garanzia è mantenere i posti di lavoro nella nuova società”

Ilva interni impianti

Genova. “Per Ilva vari Ministri fanno a gara per tranquillizzare, ma ‘unica garanzia è il mantenimento del posto di lavoro nelle nuova Ilva”. Lo dice Bruno Manganaro, segretario della Fiom di Genova. Ad oggi, infatti, si annunciano circa 6 mila esuberi, come è scritto nei documenti consegnatoci dal Governo, con l’utilizzo di 8.600 lavoratori nella nuova società.

“La prospettiva che questi rimangano in Ilva in amministrazione straordinaria è inaccettabile. Significa rimanere in cassa integrazione a termine per poi finire nel dimenticatoio e nella disoccupazione. Dire che serviranno alle bonifiche è un’altra bugia. Intanto a Genova e Novi non ci sono bonifiche da fare ed in ogni caso come dimostrano tante storie industriali (Bagnoli, Italsider Campi, Ilva Cornigliano, ecc.) le bonifiche possono farle aziende specializzate impegnando numeri ridotti, pena incidenti sul lavoro”, prosegue.

“Non servono spot pubblicitari, bisogna rispettare i patti: tutti i lavoratori dell’Ilva, che non sono responsabili di questa crisi, devono mantenere il rapporto di lavoro con l’annunciata nuova Società che produrrà acciaio e che l’Accordo di Programma di Genova sia integralmente rispettato. Non faremo sconti a nessuno. Attendiamo, ma non troppo, che la Presidenza del Consiglio dei Ministri convochi tutti i firmatari dell’Accordo di Programma”, termina Manganaro.

leggi anche
ilva sciopero 5 giugno
Futuro incerto
Ilva, il ministro: “Nessuno sarà licenziato”, sindacati e istituzioni genovesi in attesa di una convocazione
ilva sciopero 5 giugno
In piazza
Nuovo capannone Ansaldo, inaugurazione con protesta: i lavoratori Ilva ‘avvertono’ il Governo
inaugurazione ansaldo tra proteste ilva
Vertenza
Ilva, la convocazione del Mise arriva nel giorno della protesta dei metalmeccanici

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.