Genova. In passato era già stato arrestato più volte dalla Polizia di Stato per i continui comportamenti vessatori e per le lesioni procurate alla compagna, una 54enne italiana. Stanotte l’ha rimandata all’ospedale.
La storia risale a due anni fa quando la coppia era andata a convivere nell’appartamento di lei, ma la loro relazione era risultata da subito difficile a causa del perdurante stato d’ansia nel quale lui la faceva vivere, minacciandola e picchiandola senza motivo. Le impediva persino di frequentare gli amici, di fare telefonate, di vedere la sua famiglia.
Ogni volta, l’uomo si ripresentava alla porta della donna promettendole che le cose sarebbero cambiate e lei gli aveva sempre voluto credere.
All’inizio di giugno la 54enne era ricorsa alle cure ospedaliere, ma ai sanitari aveva dichiarato di essersi fatta male da sola in un incidente domestico, per evitare ulteriori ritorsioni.
Stanotte, dopo ennesime botte, esasperata, ha deciso di chiedere aiuto alla Polizia per interrompere le continue violenze. Accompagnata in ospedale, è stata refertata con 20 giorni di prognosi per le lesioni subite al torace, al polso, ad una mano e alla testa.
Per l’uomo, un 60enne siciliano, pregiudicato anche per reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio, attualmente sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, si sono nuovamente aperte le porte del carcere.
L’episodio andrà ad alimentare la banca dati del Progetto E.V.A. attivo per il contrasto alla violenza di genere