Genova. 48,39%, più di un genovese su due non è andato a votare per il rinnovo del sindaco, del consiglio comunale e dei rispettivi consigli municipali. E’ questo il dato definitivo dell’affluenza alle ore 23, a urne chiuse. L’astensionismo, già evidente nei precedenti dati delle 12 e delle 19 è stato di fatto confermato: Genova è la città con la percentuale più bassa d’Italia in questa tornata elettorale. Hanno votato 237.237 persone su 491.167 aventi diritto.
Meglio gli altri sei comuni al voto. Ad Arenzano han votato 64,36% degli aventi diritto, a Chiavari il 54,56% (62,5% nel 2012). A Ceranesi il 55.54%, a Pieve Ligure 66,80%, mentre a Cicagna il 66,80%. Affluenza “record” (rispetto agli altri) a Rovegno dove si è superato il 71,33%.
Un dato è certo: le percentuali sempre più basse del capoluogo ligure. Si pensi che nella precedente tornata elettorale per l’elezione a sindaco del 2012, andò a votare il 55,52 % dei genovesi (anche se, va ricordato, 5 anni fa si poteva votare fino alle 15 del lunedì successivo). Più vicino l’ultimo dato, quelle delle regionali, nel 2015, dove a votare si recò il 51,19% dei genovesi.
A guardare i 9 Municipi che compongono Genova, la mappa dell’affluenza rivela qualche sorpresa. Più alte le percentuali a Castelletto, sopra il 55%, la più bassa a Pre Molo 41,86 %