Genova. Una visita all’area delle riparazioni navali, con una sosta anche davanti al relitto della Concordia, ma anche un incontro con il vice console della Compagnia Unica, i camalli del Porto di Genova, tra i quali c’è Riccardo Denegri, candidato di Fratelli d’Italia. La visita di Giorgia Meloni, a Genova, inizia qui, in questa porzione di città, molto importante per l’economia ma che, dal punto di vista politico, è sempre stata, per tradizione di sinistra.
“Il Porto di Genova ha una tradizione politica particolare – spiega Meloni – ma il fatto che noi siamo qui oggi dimostra come le cose stiano cambiando, in Italia e in Europa. Le vecchie categorie della politica non sono più adeguate a rappresentare questo tempo e il mondo occidentale, soprattutto, si divide in due grandi blocchi: da una parte di gruppi di potere e dall’altra il popolo con i lavoratori i suoi bisogni l’economia reale e tutti quelli che sono stati abbandonati per fare gli interessi della grande finanza. Noi siamo tra quelli che sono con il popolo e quindi le realtà popolari le realtà di chi produce, di chi lavora, delle persone oneste che vogliono semplicemente dare una mano per migliorare questa Italia. Queste sono le realtà con le quali dialoghiamo, a prescindere e trasversalmente. Noi siamo fieri – conclude Meloni – di avere una lista che rispecchia la composizione questa città, delle sue priorità perché questo è per noi la politica”.
Con il rappresentante dei camalli solo un veloce scambio di battute “Noi siamo venuti a salutare un nostro socio che si candida”, spiega il vice console. Il candidato ha messo, infatti, sul suo santino elettorale la divisa della Compagnia, che veste con orgoglio. “Io le lotte di classe le lascio ai libri di storia – spiega Denegri – in Compagnia siamo tutti liberi di professare un nostro credo politico”.