Genova. Potrebbe arrivare dall’analisi delle modellistiche meteo e dallo studio dei venti, la soluzione ai miasmi che, da alcuni giorni, stanno interessando il capoluogo ligure e dei quali non è stata ancora trovata la causa.
A spiegarlo il Direttore Generale di Arpal Liguria, l’agenzia regionale per l’ambiente, Carlo Emanuele Pepe. “Stiamo utilizzando le modellistiche e le metodologie utilizzate per le previsioni meteo – spiega – per risalire al luogo preciso dal quale provengono questi miasmi. Grazie a questo, infatti, possiamo partire dall’ora in cui si percepiva l’odore in una determinata area per risalire al flusso dei venti e al luogo di possibile provenienza”.
Questi dati sono stati già passati a Vigili del Fuoco e Capitaneria che, con Arpal fanno parte del gruppo ristretto che si è suddiviso i territori di competenza per le verifiche del caso. “Noi abbiamo fatto i rilievi su due depuratori cittadini – ricorda Pepe – che non hanno dato risultato negativo. E questo ci ha permesso di escludere che i miasmi possano provenire dai depuratori del Polcevera e della Darsena”.
Una situazione che, comunque, potrebbe avere analogia anche con episodi avvenuti negli anni scorsi. “Era successo in passato con altre tipologie – conclude Pepe – che adesso stiamo analizzando per capire le dinamiche di quanto accaduto”. Intanto, oggi, ci sarà un nuovo vertice nel corso del quale si potrà capire se da parte delle altre forze impegnate ci siano riscontri.