La legge

Case popolari, Muzio (Forza Italia): “Pd, M5S e Rete a Sinistra partiti del no”

consiglio regionale liguria
Foto d'archivio

Liguria. “E’ sorprendente il ‘no’ dei partiti di opposizione alla legge sull’assegnazione e la gestione degli alloggi pubblici approvata dalla IV Commissione del Consiglio Regionale. Da movimenti politici che a parole si dicono attenti alle istanze dei soggetti più deboli e disagiati ci si sarebbe aspettati ben altro atteggiamento nei confronti di norme che hanno come obiettivo primario quello di venire incontro alle esigenze di persone cadute in situazioni di ‘nuova povertà’, come ad esempio molti padri separati. Invece dai rappresentanti dell’opposizione è arrivata soltanto la solita dose di disinformazione e le solite critiche pregiudiziali rispetto all’operato della Giunta Toti”. E’ quanto dichiara Claudio Muzio, consigliere regionale di Forza Italia e segretario dell’Ufficio di Presidenza.

“Checché ne dicano Pd, M5S e Rete a Sinistra – prosegue Muzio – la legge che verrà portata in Consiglio Regionale settimana prossima ha l’obiettivo da un lato di tutelare i cittadini liguri, dall’altro di evitare l’occupazione degli alloggi da parte di chi non possiede più i requisiti. La riforma normativa contro cui si scaglia l’opposizione attua quelle che sono le disposizioni sull’ISEE stabilite in sede nazionale dal DPCM 5 dicembre 2013 n. 159 e dalla circolare dell’INPS n. 171 del 18 dicembre 2014, con cui si forniscono le prime indicazioni operative per l’applicazione della nuova normativa relativa all’ISEE stesso. I consiglieri regionali di minoranza dovrebbero sapere che oggi non è più possibile operare deroghe rispetto alla disciplina nazionale, mentre prima era consentito. Pertanto hanno sbagliato bersaglio”.

“Inoltre – dichiara ancora il consigliere Muzio – non è assolutamente vero che è prevista una soglia per la ristrutturazione degli alloggi da parte dell’assegnatario. E’ evidente che il costo della ristrutturazione deve essere verificato, approvato e autorizzato dall’ente gestore, il quale rifonderà l’inquilino mediante scomputo del canone fino al raggiungimento delle spese sostenute”.

“La verità – conclude – è che finalmente la Regione, anche grazie al contributo dell’assessore Marco Scajola, sta attuando una riforma importante, che mette al centro i cittadini italiani e liguri spesso esclusi dalle graduatorie. L’obiettivo è quello di costruire un patrimonio di edilizia pubblica adeguato al fabbisogno regionale, anche attraverso la vendita di immobili di pregio inutilizzati, con i cui proventi saranno realizzati programmi di costruzione o acquisto di alloggi da destinare a canone moderato alle esigenze dei liguri”.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.