Genova. Attraverso corsi di formazione che coinvolgeranno circa 1000 persone, giovani e adulti, e avranno una durata variabile da 200 a 800 ore di formazione in aula e in stage. Corsi di vario tipo, per professionalità legate al mare, dal cuoco al tecnico del suono al macchinista, dall’animatore turistico al barman, dal cuoco al fotografo, da operatori tecnici subacquei a manager della logistica, fino a gestori di agriturismi costieri. Sono questi i risultati del progetto “blue economy” che ha visto 14 aziende ed enti liguri aggiudicarsi un bando sulla formazione, aperto a novembre dalla Regione Liguria.
Aziende che hanno risposto a criteri particolarmente “rigidi” visto che, per l’ammissione al bando era necessaria una previsione occupazionale di almeno il 30% degli iscritti ai corsi di formazione proposti, con una premialità nella graduatoria finale proporzionata alla percentuale di posti di lavoro effettivamente garantita. Dei 14 progetti vincitori, infatti, 12 sono andati a progetti che prevedono assunzioni oltre la soglia del 50%, 6 oltre il 60% e uno ha toccato la soglia del 70%. “La blue economy è un settore importante della nostra regione e in crescita- commenta per Cavo- è fondamentale fare formazione con aziende che hanno bisogno di formare nuovi occupati, non personale che hanno già. I risultati dicono che ci stiamo muovendo sempre più nella direzione giusta, cioè avvicinando la formazione al mondo del lavoro e alle esigenze del mercato del lavoro, in questo caso della blue economy”.
A margine della presentazione di risultati l’assessore Cavo ha, inoltre, annunciato il bando per la formazione a sportello continuo per le aziende, online da ieri. “In questo caso è destinato a chi ha necessità di formare personale già occupato – ha spiegato Cavo – ma che deve essere riconvertito. Si tratta di uno stanziamento di due milioni e mezzo di euro con procedura a sportello. In questo caso, quindi, l’azienda o l’ente che la rappresenta, può presentare la richiesta e si tratta di un meccanismo veloce rapido che viene incontro, anche in questo caso, alle esigenze del mondo del lavoro”.