Il primato

Al Galliera un nuovo reparto per chi finisce il percorso terapeutico: è il primo in nord Italia

Genova. Questa mattina, è stata presentata la nuova Area di degenza a conduzione infermieristica dell’Ospedale Galliera (Padiglione 0 B7), che la prima nel nord Italia.

Presenti al taglio del nastro il Vicepresidente e Assessore regionale alla Salute Sonia Viale, il commissario straordinario di A.Li.Sa., l’agenzia sanitaria della Regione Walter Locatelli, il Direttore Generale dell’E.O. Ospedali Gal liera Adriano Lagostena, il Direttore Sanitario Giuliano Lo Pinto, la Dott.ssa Isabella Cevasco Responsabile della Struttura Professioni Sanitarie e il commissario straordinario dell’Asp (azienda servizi alla persona) Emanuele Brignole l’ avv. Pietro Piciocchi.

“Si tratta della prima struttura attivata nel nord Italia – spiega la dott.ssa Isabella Cevasco – in cui i pazienti sono affidati al personale infermieristico sotto l’aspetto organizzativo e assistenziale, fermo restando la tutela clinica del medico del reparto di provenienza. Nella nuova Area, dotata di n. 12 posti letto, sono ospitati pazienti clinicamente stabilizzati, dopo aver superato la fase acuta, che necessitano di una tipologia assistenziale infermieristica a media-bassa intensità”.

L’attivazione dell’Area di degenza a conduzione infermieristica è stata disposta dall’E.O. Ospedali Galliera, in conformità alle indicazioni regionali – D.G.R. n. 328 del 28/04/2017 – che prevedono, inoltre, una collaborazione istituzionale tra l’E.O. Ospedali Galliera e l’Azienda S.P.E. Brignole per l’istituzione di una seconda area a conduzione infermieristica di 12 posti letto, al fine di facilitare la continuità assistenziale ospedale – territorio.

“Oggi trova piena realizzazione – ha affermato l’assessore alla Sanità e vicepresidente della Regione Liguria Sonia Viale – un progetto pilota che è il primo di questo tipo nel Nord Italia. Oggi, con questo nuovo reparto a conduzione infermieristica, garantiamo ai pazienti la continuità dell’assistenza. Il settore infermieristico costituisce una componente preziosa del sistema sanitario, anche nell’ottica della riforma del sistema con la previsione della figura dell’infermiere di comunità, quale risposta avanzata alle cronicità che caratterizzeranno la nostra società nei prossimi dieci o vent’anni. L’altro tassello di questo progetto è il coinvolgimento dell’Istituto Asp. Brignole: un esempio concreto di quanto previsto dalla seconda parte della nostra riforma sanitaria. Questo è il futuro che si realizza qui oggi. Il passaggio successivo, è il rafforzamento di quello può e deve essere fatto a domicilio e la figura dell’infermiere, con la sua altissima professionalità, può rispondere in modo egregio alle fragilità dei cittadini anziani”.

Nella nuova struttura vengono ospitati ed assistiti pazienti clinicamente stabili, provenienti da tutti i reparti ospedalieri ad esclusione delle Strutture ad alta intensità di cura (Rianimazione e UTIC ). Si tratta di un modello assistenziale utile per tutti i pazienti che abbiano completato il percorso diagnostico/terapeutico di elevato valore tecnologico e clinico, ma che necessitino ancora di una continuità assistenziale complessa, di tipo infermieristico, prima del rientro a domicilio o in residenze sanitarie assistenziali.

“L’attivazione di posti letto – aggiunge il Direttore Generale dell’E.O. Ospedali Galliera Adriano Lagostena – dedicati a tale modello assistenziale consentirà, inoltre, di ottimizzare le giornate di degenza, ovvero la durata dei ricoveri e di conseguenza la disponibilità di posti letto nell’Ospedale per i pazienti acuti, e di diversificare il bisogno e la tipologia di assistenza infermieristica, consolidando i risultati terapeutici ottenuti nel reparto per acuti di provenienza. In particolare, i pazienti ospitati presentano le seguenti caratteristiche: affetti da patologie cronico-degenerative e/o patologie acute; dimissibili dal reparto per acuti; necessità di mantenere e completare la stabilizzazione clinica raggiunta nel corso del ricovero acuto attraverso un’assistenza infermieristica continuativa 24 ore su 24”.

Sotto il profilo organizzativo, gli infermieri assicurano la presa in carico e coordinano il percorso di uscita del paziente dall’Ospedale, attivando un supporto domiciliare telefonico e programmando le successive visite in ambulatorio infermieristico. La degenza massima, di norma, è prevista in 15 giorni. Per quanto riguarda, infine, il rapporto con pazienti e familiari, il reparto è impostato in modalità “aperta”, ossia offre una fascia oraria di accesso molto ampia (7.00 – 21.00), per rendere il più agevole possibile la relazione tra la persona ricoverata ed i suoi familiari.

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