Vecchie fonderie

Multedo, ecco la nuova “Esaote”: ricerca e altissima tecnologia fotogallery

Oltre 7 mila mq ed un investimento da 15 milioni di euro. Così rinascono le vecchie fonderie

multedo esaote

Genova. Un nuovo stabilimento, che si sviluppa su oltre 7 mila metri quadrati coperti, dove si concentrano la produzione dei sistemi a risonanza magnetica dedicata, l’attività dei laboratori di ricerca e sviluppo per la risonanza magnetica, il centro di riparazione dei sistemi diagnostici ad ultrasuoni e il centro delle parti di ricambio di tutte le apparecchiature.

Un invesimento complessivo di oltre 15 milioni di euro, di cui circa 10 milioni per la costruzione del nuovo edificio e 5 milioni per la costruzione e l’acquisizione di moderne attrezzature e di avanzati impianti di produzione, con l’obiettivo di ottimizzare il “processo di fabbricazione” in una logica di efficienza, sicurezza del lavoro e qualità del prodotto. Un centinaio i tecnici impiegati, il 30% dei quali dedicati alla ricerca, che si uniscono ai circa 200 lavoratori che sono nella sede genovese di Erzelli.

Sono questi i dati salienti del nuovo stabilimento di Esaote, che sostituisce l’insediamento “centenario” di Via Siffredi, a Sestri, che è stato inaugurato, questa mattina, a Multedo. “Questo è molto di più di un mero lavoro di rifacimento o di rilocalizzazione di fabbricati, di impianti e di uffici ma il segno tangibili del profondo cambiamento che Esaote sta mettendo in atto in questi ultimi anni – ha dichiarato Paolo Monferino, Presidente di Esaote S.p.A. – un cambiamento culturale che vede coinvolti luoghi, processi, modelli di business e di organizzazione, con l’obiettivo di fare diventare il gruppo sempre più innovativo”. Un progetto che si accompagna a importanti investimenti in Ricerca e sviluppo che ci hanno permesso a Esaote di introdurre sul mercato, partire dallo scorso anno , nuovi prodotti. “Ci siamo dotiati di uno stabilimento costruito ex nuovo – ha spiegato – per dotarci di quelle tecnologie che ci possono dare la migliore qualità per questi prodotti”.

Un segnale importante per un’azienda che punta, ancora una volta, su Genova come centro di eccellenza per lo sviluppo delle sue tecnologie. “Si chiude un percorso per un’azienda che aveva presentato un piano industriale di ridimensionamento – ha ricordato il sindaco di Genova, Marco Doria – ma che, discutendo con l’impresa è con i lavoratori, è riuscita a dare una prospettiva è a mantenere radici genovesi”. Uno stabilimento che punta sull’alta tecnologia ricerca e sviluppo. “Uno dei pilastri su cui deve crescere la nuova Liguria che vogliamo costruire – ha concluso il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti – e che rientra a pieno titolo nel nostro tessuto imprenditoriale storico e il quello che vogliamo costruire per il futuro”.

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