Trend 2016

Micro e piccole imprese liguri, frenata dell’export: Genova maglia nera

artigiani, artigianato

Liguria. Crescono le esportazioni totali di manifatturiero made in Liguria, frenano quelle relative ai nove settori a maggiore concentrazione di micro e piccole imprese. Si può riassumere così il trend 2016 dell’export ligure secondo gli ultimi dati Istat diffusi dall’Ufficio studi Confartigianato.

Nel 2016 le esportazioni totali liguri aumentano dell’8,7 per cento rispetto all’anno precedente, superando i 6,7 miliardi di euro, a fronte di un +1,2 per cento di crescita nazionale (oltre 400 miliardi di euro). Ai primi posti per volume di esportazioni la Lombardia (quasi 110 miliardi, +1 per cento), il Veneto (oltre 56,6 miliardi, +1,2 per cento), l’Emilia Romagna (54,7 miliardi, +1,3 per cento).

Guardando invece alla divisione ad alta concentrazione di micro e piccole imprese, che pesa per il 14,2 per cento (955 milioni di euro) sull’export del totale manifatturiero regionale, la Liguria registra un calo dell’11,9 per cento. Nonostante sia particolarmente marcata, questa decrescita si mostra comunque più contenuta rispetto a quella registrata a inizio 2016 (-15 per cento). A livello nazionale, l’andamento mostra un aumento dell’1,3 per cento per un totale di oltre 117 miliardi di euro di export. Anche in questo caso, ai primi posti per volumi di merce movimentata troviamo la Lombardia (30 miliardi, +3,6 per cento), Veneto (24,8 miliardi, +1,3 per cento) ed Emilia Romagna (14,7 miliardi, +2,4 per cento).

Sull’andamento regionale pesano soprattutto le province della Spezia e di Genova. Nello spezzino l’export totale cresce del 2,6 per cento (886 milioni), mentre le microimprese perdono il 17,6 per cento (265 milioni di merce esportata). A Genova l’export totale (oltre 3,9 miliardi) aumenta dell’8,7 per cento, mentre la divisione ad alta concentrazione di micro e piccole imprese (487 milioni) cala del 13,2 per cento. Quasi invariato l’andamento delle esportazioni tra le microimprese a Imperia (+0,3 per cento, 150 milioni di euro), a fronte invece di un calo generale dell’export in provincia (-5,7 per cento, 268 milioni). Infine, Savona: la provincia del Ponente ligure registra i risultati migliori della regione, con un export totale in crescita del 15,3 per cento (quasi 1,7 miliardi) e quello relativo alla divisione ad alta concentrazione di microimprese (53 milioni) in aumento dell’1,2 per cento rispetto al 2015.

“Anche se in leggero recupero rispetto alla prima parte del 2016, il calo dell’export delle microimprese è notevole – commenta di Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – e un forte segnale che ci indica la strada da seguire fin dai prossimi mesi: il rilancio di un sistema continuo di azioni volte alla promozione dei nostri prodotti sui mercati internazionali, che siano adeguate alla dimensione delle nostre imprese”.

Tra i settori a maggior concentrazione di microimprese più rilevanti per le vendite all’estero, c’è quello alimentare: nel 2016 il trend ligure delle esportazioni per questo segmento resta positivo del 4 per cento, con 360 milioni di euro di merce esportata. In calo solo l’imperiese (106 milioni di euro, -1,6 per cento), mentre fanno bene Genova (201 milioni, +6,7 per cento), Savona (32 milioni, +7,7 per cento) e La Spezia (21 milioni, +1,9 per cento). Anche a livello nazionale la dinamica è positiva: +3,6 per cento per un totale di quasi 24 miliardi di prodotti alimentari esportati.

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