Genova. “Nel sostenere i lavoratori del commercio, la Cisl non è ripiegata in una battaglia che guarda necessariamente al passato. Le aperture festive, che in questi ponti di primavera saranno numerosissime non solo all’outlet di Serravalle, ma anche in molti centri commerciali genovesi, rappresentano un modello sociale distorto che va cambiato”.
A dirlo è Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Genova. “La cultura del consumatore si è modificata e i centri commerciali sono purtroppo diventati luoghi dove trascorrere il tempo libero. Invece le festività non devono rappresentare un giorno di mero consumismo, ma un momento che valorizzi la famiglia e gli affetti. Sono valori universali che devono essere difesi attraverso la giusta conciliazione dei tempi di vita-lavoro”.
“La liberalizzazione degli orari commerciali voluta dal Governo Monti ha cancellato la possibilità di concordare le aperture necessarie ad ogni territorio e non ha prodotto l’aumento dei consumi che invece dipende dal potere d’acquisto delle famiglie. Su questo bisogna intervenire subito, partendo dalla riduzione delle tasse per lavoratori e pensionati: questa è la vera riforma da fare”.