Genova. Sarà portata in aula il 2 o 3 maggio ma dopo il Bilancio la delibera sull’aggregazione Amiu-Iren. Lo ha deciso questa mattina la Giunta Doria che così si augura che almeno il bilancio previsionale abbia i numeri per essere approvato, senza che debba arrivare un commissario da qui alle elezioni. E subito dopo l’estremo tentativo di portare la delibera Amiu-Iren nonostante la contrarietà dello stesso Pd, visto che i numeri al momento non ci sono.
Se il bilancio passasse e l’aggregazione no – è questo oggi lo scenario più probabile – la giunta Doria si troverà con un problema ulteriore: come recuperare i 28 milioni che Amiu dal 4 maggio chiederà formalmente al Comune di Genova per la continuità operativa. A questo punto, con il consiglio comunale già scaduto e a un mese dalle elezioni, dovrà correre ai ripari con una manovra correttiva sul bilancio. Oppure, ma anche questa ipotesi sembra improbabile con una modifica della delibera sulla Tari (l’aumento approvato è del 6,89% ma servirebbe portarla al 18%): difficile immaginare che il consiglio la approvi.
O ancora: se Amiu dovesse decidere di non agire seduta stante, il buco di Amiu dovrà essere sanato dal nuovo consiglio che si insedierà a luglio.
Per quanto riguarda i numeri, la maggioranza è convinte che le manchi un solo voto. Potrebbero votare infatti sì alla delibera anche il consigliere ex Udc Repetto e Salvatore Caratozzolo di Percorso comune, che ha deciso in queste ore di candidarsi nella lista civica di Gianni Crivello. Più difficile recuperare il voto di Gianni Vassallo ma il Pd è al lavoro per tentare in extremis di far quadrare i numeri fino all’apertura della seduta.