Genova. Non ci stanno i lavoratori di Ula (Unione lavoratori Amiu) a stare a guardare di fronte a quella definiscono una “guerra tra poveri” che deriva dalla scelta della giunta Doria di riportare in aula per la terza volta la delibera sull’aggregazione tra Amiu e Iren collegandola al Bilancio: “Se passa la logica che se non si fa l’aggregazione a pagare saranno i contribuenti e i lavoratori di ASTER, AMT e dei servizi sociali, ogni volta che i lavoratori di un’azienda diranno no al Comune si dirà che per colpa loro pagheremo tutti – dicono in una nota i lavoratori di Una – eppure non abbiamo sentito il sindacato denunciare con la dovuta chiarezza questo ricatto né rispondere nell’unico modo possibile: un’iniziativa di lotta unitaria dei lavoratori del comparto comunale, che del resto andava organizzata da tempo, non un mese prima delle elezioni, quando ormai la Giunta sta facendo le valigie”.
“I lavoratori di Amiu sono a fianco di tutti i colleghi delle aziende partecipate e comunali – prosegue la nota – che difendono occupazione stipendi e diritti. Se si vuole bloccare la privatizzazione di Amiu e la nuova ondata di esternalizzazioni delle linee collinari in Amt, se si vogliono sbloccare le assunzioni in Aster e che ci siano lavoro e adeguati finanziamenti per tutto il lavoro comunale, allora il sindacato proclami uno sciopero del settore con questa piattaforma. Noi saremo in prima fila”.
Intanto domani pomeriggio alle 14.30 la delibera sull’aggregazione sarà – ancora una volta – discussa in commissione. E i lavoratori, che hanno proclamato attraverso i sindacati Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel uno sciopero per il 3 maggio (data in cui la delibera dovrebbe arrivare in aula, sempre che la maggioranza riagganci i numeri per presentarla), annunciano la loro presenza.