Genova. Giovanni Toti sarà denunciato alla Corte dei Conti per lo sportello antigender.
“Il Governatore si vedrà chiamato davanti alla Corte dei Conti per giustificare il perché stia spendendo i soldi dei liguri per una sua marchetta politica”. Ad annunciarlo oggi, a Genova, è Cathy La Torre, legale Gay Lex. “Il Consultorio transgenere e il Mit di Bologna avanzerà un esposto alla corte dei Conti nei confronti dello sportello antigender di Liguria e Lombardia”.
Secondo La Torre dopo un anno in entrambe le regioni si è infatti assistito a un ”totale flop di chiamate e servizi potenziali alla famiglia”. Nel novembre scorso il consiglio regionale aveva infatti approvato, su proposta di Fratelli d’Italia, l’istituzione di uno sportello a sostegno delle famiglie e contro la diffusione delle teorie gender scatenando un’infiammata polemica. E’ nata poi la petizione online lanciata dal Coordinamento Liguria Rainbow e destinata alla Ministra Fedeli che a oggi ha raggiunto oltre 13 mila firme.
“Anche in Liguria, dove per altro lo sportello è stato molto contestato e, giustamente, perché il gender – sottolinea la legale di Gay Lex – non esiste. E’ un grande spreco di denaro pubblico offrire un servizio sulla base di qualcosa che non esiste”.
Sarà poi la Corte a valutare se ci sia stato danno erariale da parte della Regione e del presidente Toti che “ha avanzato questo inutile servizio – conclude La Torre – Se si voleva davvero offrire un servizio alle famiglia, bisognava potenziare i servizi professionali per la disforia di genere, anche nei minori, e non queste improvvisate terapie riparative”.