Genova. Per adesso sono 2.563 i pensionati genovesi che hanno visto lievitare la loro pensione grazie alla campagna sui diritti inespressi organizzata dal Sindacato Pensionati Cgil in collaborazione con il patronato Inca ma la platea di persone che potenzialmente potrebbero avere diritto è’ molto vasta, circa 118mila persone in Liguria, quasi 50mila solo in provincia di Genova. Si tratta, spiegano alla Spi Cgil, che ha avviato la campagna, di titolari di pensioni con importo sino a 750 euro mensili che, pur avendone diritto, non percepiscono assegni famigliari, la maggiorazione della pensione, la quattordicesima, le prestazioni a favore degli invalidi civili.
“Questi diritti previdenziali non sono riconosciuti automaticamente dall’Inps – spiega Paola Repetto, della segreteria di Spi Cgil – ma occorre farne richiesta”. Per poter visionare i cedolini, infatti, serve una procedura informatica abbastanza complessa, che è difficilmente accessibile alle persone più anziane. Per questo motivo il sindacato invita a rivolgersi alle sedi di Spi Cgil che ha gli strumenti per poter effettuare i controlli sulle pensioni e, nel caso, avviare le richieste. “Parliamo di pensioni basse – prosegue Repetto – dove anche 50 euro di assegni famigliari possono fare la differenza per arrivare a fine mese”.
La campagna, che ha portato solo nel 2016 al recupero di un milione e 400 mila euro nel 2016 per 1.363 pensionate e pensionati genovesi, prosegue per sensibilizzare quelle persone, circa il 30% dei pensionati, che ancora non sanno di poter godere delle maggiorazioni. Per questo motivo, quindi, a cominciare dai prossimi giorni i rappresentanti di Spi – Cgil contatteranno parte dei pensionati che hanno queste condizioni reddituali invitandoli a passare dagli uffici per il controllo delle pensioni.